anno scolastico 2002/2003
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
CORSO SPERIMENTALE – Progetto “SCIENZE SOCIALI”
Tema di SCIENZE SOCIALI
Il candidato svolga, a sua scelta, due dei quattro argomenti proposti.
I°
“La mobilità sociale”
“…Le società industrializzate presentano tassi diversi di mobilità intragenerazionale e intergenerazionale, cioè possibilità di cambiare posizione sociale durante la vita lavorativa o di avere una posizione sociale diversa da quella del padre, poiché industrializzazione e terziarizzazione creano nuove posizioni sociali e quindi mobilità, talora anche in misura consistente. L’istruzione è il principale “merito” che in una società sviluppata è atto a consentire una mobilità sociale…”
AA.VV. Manuale di sociologia, dir.Luciano Gallino, Torino 1994
Alla luce del brano sopra riportato:
› illustra il concetto di mobilità sociale;
› spiega le differenze fra società a mobilità sociale elevata e società a mobilità sociale bassa;
› illustra l'evoluzione storica del fenomeno della mobilità sociale nel nostro paese nell’età contemporanea;
› individua i fattori più significativi di mobilità sociale nella società contemporanea.
II°
“Il giornalismo, per un verso è industria, per l’altro servizio pubblico; in un certo senso è cultura, cioè ricerca per quanto possibile disinteressata della verità, dall’altro è ‘cultura socializzata’ e quindi politica e quindi calcolo, ricerca finalizzata. Dividere con un taglio netto questi diversi piani è impossibile, risolverli in una sintesi soddisfacente è molto più arduo di quanto ritengano i moralisti o coloro che, per comodità o vocazione, hanno scelto una volta per tutte di attestarsi sulla dimensione dell’industria, della cultura socializzata, della politica”
Enzo Forcella, Prefazione a A.Del Boca, Giornali in crisi, Torino, Ed. AEDA, 1968
Riflettendo sull’affermazione citata e basandoti sulle tue conoscenze, chiarisce:
- il ruolo della stampa nella società;
- se è possibile una obiettività assoluta o sono inevitabili i condizionamenti;
- cosa intende l’autore per “cultura socializzata” e per “industria culturale”.
III°
“Il sentimento di precarietà prevale nei giovani – generazione di “frontiera”, soggetta ad una fase di ingente cambiamento – che paiono sempre più vivere in una prospettiva di breve termine, che nei casi estremi si concretizza nel muoversi giorno per giorno, limitando la naturale tendenza a progettare…Alla cultura della provvisorietà fa da corollario la tendenza alla variabilità continua, alla reversibilità delle scelte, che diventa, in un certo senso, mito della società contemporanea”.
G.Lazzarini, Le generazioni tra competizione e complementarietà in Risorse e generazioni a cura di G.Lazzarini e A.Cugno, Milano, Angeli 1973
Illustra il passo proposto alla luce delle tue conoscenze ed esperienze soffermandoti su:
- i fattori di natura sociale che concorrono a determinare il “sentimento di precarietà”;
- le motivazioni di natura psicologica che possono limitare la “naturale tendenza a progettare”
- i motivi per cui la reversibilità delle scelte può diventare “un mito” per i giovani d’oggi;
- le conseguenze sociali che sentimento della precarietà e aspirazione alla reversibilità delle scelte possono determinare, ad esempio, nella famiglia e nel lavoro.
IV°
“Signor B- Dobbiamo favorire la conservazione delle culture, ed evitare la loro distruzione. Contemporaneamente però, dobbiamo far sì che le culture si evolvano per spinte interne. Ciò che va salvato è la diversità, la ricchezza e la varietà delle esperienze umane.
Signor A – Dobbiamo però aggiungere che il sentimento della diversità non deve essere fonte di nazionalismi o regionalismi. La soluzione del problema è complessa!
Signor B – Tuttavia essa passa anche attraverso la consapevolezza che la ricchezza dell’umanità è nella sua diversità e complessità. Tutte le culture, le lingue, i dialetti, i generi di vita, gli esperimenti politici e sociali sono una potenziale fonte di novità. Con la diffusione delle informazioni, non sappiamo dove nascerà il Galileo del futuro, né se egli troverà spunto da una cultura che ha germi vitali sopiti sotto la cenere”
G. Mezzetti, Il sistema mondo, La Nuova Italia, Firenze 1985
Ispirandoti al dialogo immaginario del brano e basandoti sulle tue conoscenze es esperienze, illustra, anche attraverso esempi:
- il concetto di diversità dal punto di vista antropologico e sociale: aspetti positivi e eventuali limiti;
- le possibili contraddizioni globalità/localismo, esigenza di conservare le diversità/rischio di frenare l’evoluzione moderna delle varie culture e situazioni sociali;
- il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa nello sviluppo e nelle soluzioni del problema.
Durata massima della prova: 6 ore
E’ consentito soltanto l’uso del vocabolario della lingua italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.