Scheda-guida per la progettazione del Consiglio di classe

Liceo Scienze umane e Opzione economico-sociale
a cura di Lucia Marchetti e Stefania Stefanini


La scheda-guida per la progettazione del Consiglio di classe è frutto dell’elaborazione di più docenti della Rete Passaggi che desideriamo qui menzionare: Lia Stancanelli, Paolo Cinque, Giacomo Camuri, Josette Clemenza, Antonio Ronco e Luigi Mantuano.

 

Una via decisiva per creare condizioni di scambio tra docenti e classe e per migliorare l’apprendimento è quella di consegnare all’inizio dell’anno scolastico la progettazione come una mappa di un percorso che si dovrà fare assieme.

 

Operazioni preliminari o contestuali (vedi Allegati)

 

Collegio
Analisi del profilo nazionale dei licei

Dipartimento
Analisi del profilo di indirizzo, degli obiettivi di apprendimento e dei programmi. Individuazione dell'asse culturale

Consiglio di classe
Progettazione a maglie larghe
Mappa di percorsi integrati

La disciplina

  1. aspetti specifici relativi al proprio statuto
  2. aspetti da svolgere in forma integrata

Sarebbe auspicabile che prima o contestualmente al programma disciplinare ci fosse una progettazione a maglie larghe del Consiglio di classe, perché qui ogni disciplina potrebbe trovare almeno un motivo per integrarsi con qualche altra o con il tema conduttore che dovrebbe essere collegato con le questioni fondamentali dell’indirizzo di studi a cui l’allievo si è iscritto.
E’ il Dipartimento di indirizzo (nel nostro caso le Scienze umane) che offre indicazioni sull’identità dell’indirizzo, sul profilo distintivo, riflette sull’asse culturale e aiuta ad individuare le possibili articolazioni di un curricolo di cui occorre avere almeno un’idea generale con le scansioni relative al primo e al secondo biennio e all’anno conclusivo per competenze, abilità e conoscenze.

  • La mappa del Consiglio di classe è il punto di riferimento di ognuno: si potrà sostare di più o di meno in qualche parte, ma l’importante è sapere la via, per ritrovarla, ma anche per saltare qualche luogo se ci si è troppo attardati. La mappa non è la realtà e magari qualcuno potrà fare qualche scoperta e l’arricchirà, l’importante è non perdersi e condividere il percorso, ma anche prevedere che qualcuno possa fare un pezzetto da solo.
  • La progettazione va condivisa fin dalle prime riunioni con i genitori e su di essa sarà bene ritornare alla fine dell’anno, magari in una festa della didattica organizzata negli ultimi giorni di scuola nella quale i genitori possono vedere il lavoro svolto durante l’anno e condividere con i loro figli e gli insegnanti il piacere dei risultati.
  • Sarà opportuno tornare periodicamente alla mappa – per esempio alle scadenze ufficiali o alla conclusione di percorsi consistenti – per verificare il percorso svolto fino a quel momento, per segnalare problemi, per introdurre correttivi, per acquisire nuovi percorsi, per riflettere sull’apprendimento e rafforzare la consapevolezza dei punti di forza e debolezza da parte di allievi e insegnanti, per modificare la didattica.

Si indicano di seguito alcuni punti che potrebbero aiutare nella costruzione della progettazione del Consiglio di classe. In questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento si riportano in allegato i riferimenti al profilo del liceo delle scienze sociali elaborato negli anni da componenti della Rete Passaggi , il profilo del liceo delle scienze umane e dell’opzione economico-sociale delineati nelle indicazioni nazionali che vanno tenuti presenti nel progettare la classe prima.

TAPPE PER LA PROGETTAZIONE NEL CONSIGLIO DI CLASSE

  • Analisi della situazione di partenza: la classe, il gruppo insegnante, il contesto
  • Individuazione, esplicitazione e condivisione del profilo e dell’asse culturale da affidare in particolare all’insegnante o agli insegnanti di indirizzo. Discussione sulla chiave interpretativa e articolazione per nodi/snodi/concetti considerati rilevanti. Dall’analisi dei profili risulta evidente che il liceo delle scienze umane si articola sui temi della convivenza sociale, delle relazioni interpersonali con particolare attenzione ai processi formativi con uno sguardo al mondo del lavoro. Sembra muoversi su due versanti: uno che va verso una pre-professionalizzazione nel campo educativo/formativo e di aiuto alla persona e l’altro piegato, in modo chiaramente riduttivo, sullo studio dello sviluppo della personalità con un particolare accento verso l’aspetto affettivo, valoriale e esperienziale. Qui il profilo può essere costruito più facilmente rispetto a quello dell’opzione economico-sociale dove si procede in modo più marcato per discipline e per conoscenze disciplinari.

Occorre costruire una cornice interpretativa che recuperi la dimensione storico-antropologica dei fenomeni studiati , rafforzi la prospettiva offerta dalla psicologia culturale e restituisca alla psicologia un assetto epistemologico che superi il taglio esistenziale-educativo. Si tratta di un’operazione piuttosto difficile, ma imprescindibile, pena lo scadimento verso una proposta educativa priva di significato e povera sul piano culturale.

L’economico-sociale invece manca di profilo, manca il paradigma di riferimento. Dobbiamo costruirlo sui termini: convivenza civile, fenomeni culturali, internazionali, nazionali, locali e personali, interdipendenza tra i fenomeni. In questa operazione un aiuto fondamentale dovrebbe venire dalle discipline- base, perché le scienze umane – in particolare nel biennio – risultano sminuite e incapaci di offrire un quadro interpretativo critico.

Per ambedue non si esclude la possibilità di mutuare dal Liceo delle scienze sociali il tema della complessità come chiave epistemologica fondamentale e dalle indicazioni sulla cittadinanza una seconda prospettiva interpretativa di fondo.

  • Raccordo con la progettazione della classe precedente (là dove è possibile)
  • Competenze e abilità. Si indicano di seguito alcuni esempi da cui poter ricavare abilità e competenze da perseguire come Consiglio di classe (vedi ALLEGATI)
  • Percorsi integrati. Si suggerisce di scegliere temi/problemi su nodi-snodi-concetti considerati rilevanti per il profilo dell’indirizzo.

 

 

Possibili temi-chiave

 

Liceo scienze umane

Natura/cultura, mito e immagini del mondo,rappresentazione,interpretazione,conoscenza, comportamento appreso-comportamento tipico della specie, società-modelli culturali-modelli educativi; scienza e senso comune; trasmissione culturale-socializzazione-educazione; personalità-differenze individuali, le dinamiche relazionali e la costruzione dell’identità individuale, le dinamiche psico-sociali nel rapporto io-altro, individuo e interazione sociale, socializzazione primaria e secondaria, maturazione-sviluppo, formazione nell’arco della vita, famiglia e servizi. società e istituzioni. Il rapporto intelligenza ed emozioni, comunicazione-lingua/linguaggi, formazione- lavoro

Opzione economico-sociale

natura-cultura, comportamento appreso-comportamento tipico della specie, società-modelli culturali, scienza e senso comune,modello- struttura-sistema, tradizionale-moderno, attualità-comtemporaneità, globalizzazione, migrazioni e culture, economia/ambiente e società, risorse e sviluppo sostenibile, società e sistemi economici, lavoro e mercato del lavoro, comunità, processi sociali/cooperazione e conflitto, welfare e stato sociale , media e società,sviluppo e progresso, potere e partecipazione politica, personalità-differenze individuali, personalità - contesto sociale,alterità-differenze culturali, interazione sociale, gruppo-organizzazione sociale,status-ruolo, norme-valori, controllo sociale-devianza, stereotipo-pregiudizio, razza-etnia.

Nel primo biennio le integrazioni possono puntare sulle study skills (vedi Allegati) e su alcuni argomenti che ‘aprano la mente’ ai temi chiave dell’indirizzo.

Più facile risulta l’operazione nel biennio delle scienze umane, mentre per l’opzione le scienze umane si vedono rappresentate dalla sola psicologia e, per di più, da un’immagine di psicologia prevalentemente piegata al mondo del lavoro, quindi privata del suo valore formativo e fondativo.

Nel secondo biennio e anno conclusivo gli intrecci possono mirare alla ricostruzione di momenti culturali forti o a questioni epistemologiche considerate fondamentali.

 

Esempi

Liceo scienze umane

Il confronto educativo nella società complessa

  • Le principali teorie sulla formazione nel secondo Novecento (eventuale recupero di autori dal quarto anno)
  • Cultura e culture: l’educazione in prospettiva multiculturale;
  • Globalizzazione culturale e modelli educativi
  • Sistema scolastico italiano e sistemi europei
  • Formazione e diritti dei minori
  • L’educazione e la formazione in età adulta e i servizi di cura alla persona;
  • I media, le tecnologie e l’educazione;
  • L’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva

Lo studente riflette sui seguenti nodi concettuali: pedagogia e scienze della formazione; formazione/educazione/istruzione; cultura/culture; acculturazione/inculturazione/integrazione, cura/servizio; uguaglianza/equità; uguaglianza/inclusione

Opzione economico-sociale

Le trasformazioni della condizione umana nella società contemporanea

  • i rapporti sociali nella società complessa
  • i rapporti tra i generi
  • le sfide dell’interdipendenza economica: nuove forme della organizzazione produttiva, del lavoro, della competizione e delle disuguaglianze tra gruppi sociali
  • diritti sociali di cittadinanza e valori della socialità: welfare civile e capitale sociale
  • le trasformazioni culturali: globalizzazione culturale, movimenti internazionali e cosmopolitismo, fenomeni migratori e società multietnica, Io-globale
  • mediatizzazione e realtà virtuali.
  • il nuovo consumatore: beni relazionali e beni posizionali
  • le nuove forme di partecipazione civile e politica
  • le nuove età della vita: infanzia, giovinezza,vita adulta e terza età. Approcci teorici allo sviluppo
  • ambivalenza dell’idea di progresso: la questione ecologica, la bioetica.

Lo studente riflette sui seguenti nodi concettuali: lineare/sistemico, comunità locale/comunità planetaria, libertà individuale/ordine sociale, omologazione/diversità, pluralismo culturale/fondamentalismo, solidarietà/reciprocità, rischio/pericolo.

  • Metodologie suggerite: ricerca in biblioteca, uso consapevole del web, lezione frontale, ricerca con questionario, didattica laboratoriale: costituzione di una comunità di interroganti che ricercano attraverso strumenti diversi: l’osservazione, i sensi, il corpo, lo spazio, gli interstizi, la parola, i simboli, la scrittura, le forme (per es. architettoniche), la manualità, uso dell’errore: meta-riflessione, valutazione su prestazioni diversificate; apprendimento cooperativo e lavoro di gruppo, nuove tecnologie come strumento trasversale
  • Stage come richiamo strategico per le discipline per tutti e fortemente innescato nel curricolo
  • Eventuali indicazioni per un viaggio di istruzione coerente ad uno dei temi comuni

 

 


 

 
Allegati

1 IL COLLEGIO

Analisi del profilo culturale dei licei

Azioni di accompagnamento al riordino dei licei

Scheda per le azioni di informazione/formazione

I nuovi ordinamenti dei Licei, in vigore a partire dalle prime classi funzionanti nell’anno scolastico 2010/2011, sono stati definiti dal Regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 89. In applicazione dell’art. 10, comma 3, del citato Regolamento, dal 26 maggio 2010 sono state rese disponibili le Indicazioni nazionali riguardanti gli Obiettivi specifici di apprendimento per i Licei. La loro approfondita lettura e la discussione collegiale all’interno delle singole istituzioni scolastiche costituiscono il primo oggetto delle azioni da realizzare per una corretta attuazione degli ordinamenti, soprattutto con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente (PECUP) a conclusione dei percorsi.

Alcune tematiche/ problematiche che potrebbero essere al centro dell’azione di approfondimento.

Le seguenti azioni rappresentano temi per conferenze di servizio e seminari organizzate dagli USR e/o degli UST, anche utilizzando materiali e indicazioni predisposti dalla Commissione e pubblicati sul sito nuovilicei.

  • Presentare l’impianto complessivo della Riforma e favorire la comprensione delle specificità cognitive, educative e culturali dei Licei rispetto agli altri ordini di scuola, ai precedenti e ai successivi segmenti di formazione (Università, ITS, IFTS, AFAM)
  • Rendere riconoscibile l’identità dei Licei, con particolare riferimento al Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP), dell’area comune e dei distinti profili liceali
  • Promuovere la riflessione sul raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni, arricchirli e declinarli in coerenza con i Profili dei distinti percorsi liceali, il Piano dell’offerta formativa e l’autonoma progettazione degli insegnanti, al fine di sviluppare le conoscenze e le competenze degli studenti
  • Favorire la conoscenza diffusa dei processi organizzativi del sistema scolastico (quote di autonomia, potenziamento dell’offerta formativa, dipartimenti, comitato tecnico scientifico)
  • Attivare momenti di confronto con il territorio per realizzare “alleanze formative” con l’Università, ITS, IFTS, AFAM e con il mondo lavoro, delle professioni e della ricerca

Tematiche/problematiche al centro delle iniziative di formazione/innovazione:

Le seguenti azioni di formazione, progettate a cura delle istituzioni scolastiche in collaborazione con università, associazioni professionali e disciplinari ecc. rappresentano la lista delle iniziative “standard”, che possono essere arricchite con ulteriori idee da parte delle reti di istituzioni scolastiche proponenti.

  • Verificare i livelli di apprendimento in ingresso nei percorsi liceali e sviluppare azioni per il consolidamento delle conoscenze e delle competenze di base (italiano, matematica, lingua straniera) (*)
  • Sviluppare le didattiche atte al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento delle classi del primo biennio
  • Rafforzare le competenze didattico/disciplinari dei docenti rispetto agli obiettivi contenuti nelle Indicazioni (*)
  • Il laboratorio come metodologia di apprendimento delle scienze (*)
  • La costruzione di materiale didattico multimediale (*)
  • Impostare la progettazione didattica al fine di sviluppare le competenze trasversali specifiche previste nel Profilo dei singoli percorsi liceali e le competenze trasversali identificate nelle aree (*)
    1. Metodologica;
    2. logico-argomentativa;
    3. linguistica e comunicativa;
    4. storico-umanistica;
    5. scientifica, matematica e tecnologica

(*) su questi temi in particolare oltre ad altre tematiche di natura più generale saranno predisposti anche specifici percorsi di formazione da parte di ANSAS ai quali la scuola potrà decidere di partecipare.

 

 

2 DIPARTIMENTO
Analisi del profilo dell’indirizzo, degli obiettivi di apprendimento e dei programmi.

Profilo generale del Liceo scienze-sociali

Il campo di indagine del liceo delle scienze sociali è la condizione umana nella contemporaneità caratterizzata da rapide trasformazioni che influenzano i modelli di vita personale e sociale. Essa ha nel mutamento il suo perno, nella responsabilità individuale la cifra elettiva e nell’integrazione dei saperi le modalità della conoscenza Riflettere sulla complessità della società contemporanea è l'obiettivo formativo del liceo delle scienze sociali.

Pertanto, gli ambiti di studio sono: l’interazione fra natura e cultura, la pluralità delle culture, le forme della stratificazione sociale, le risorse e i processi economici, la globalizzazione, ambiente e paesaggio umano, il rapporto tra etica ed economia, il lavoro e l’organizzazione sociale, il welfare, il capitale sociale, il rapporto tra libertà e controllo, diritti, processi politici e istituzioni regolative, le differenze individuali e sociali, la relazione io/altro, la dimensione psicologica del rapporto individuo/comunità, industria culturale e comunicazione virtuale.

Di questi aspetti lo studente dovrà essere in grado di riconoscere la dimensione storica integrandola con quella economico-regolativa, psicologica e antropologico-sociale mediante il ricorso a modelli teorici e a strategie di ricerca empirica.

Profilo generale del liceo delle scienze umane

“Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni dovranno:

Aver acquisito le conoscenze dei principali campi di indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;

Aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo di esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;

Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturale;

Possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative ai media education."

Profilo generale del Liceo economico-sociale

“Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche;

comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale;

individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali;
sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici;

utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;

saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;

avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.”

 

3 Competenze e abilità

Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

 

«Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze ... si esplicano cioè come utilizzazione e padroneggiamento delle conoscenze.... si configurano altresì come strutture mentali capaci di trasferire la loro valenza in diversi campi, generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze». Per competenza in ambito scolastico si intende dunque ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità) sulla base di un sapere (conoscenze), per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre conoscenza; è quindi la disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze, capacità e abilità idonee, in un contesto determinato e/o risolvere un problema dato. Le competenze costituiscono il prodotto dell’apprendimento che la scuola è chiamata a far costruire da parte degli allievi, ma queste devono ovviamente essere raccordate con l’acquisizione di conoscenze ed abilità.

Competenze chiave

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

  • comunicazione nella madrelingua;
  • comunicazione nelle lingue straniere;
  • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
  • competenza digitale;
  • imparare a imparare;
  • competenze sociali e civiche;
  • spirito di iniziativa e imprenditorialità;
  • consapevolezza ed espressione culturale.

 

Applicazione al Liceo delle Scienze umane e opzione Economico-sociale

Incrocio tra abilità e competenze–chiave (trasversali)

Primo biennio

Comunicazione e imparare a imparare (punti 1 2 3 4 5)
Al termine del biennio lo studente/la studentessa è in grado di: leggere, scrivere, parlare, interpretare, produrre TESTI e PROBLEMI secondo scopi specifici; ‘muoversi’ in biblioteca per costruire una semplice bibliografia; avviare prime forme di ricerca ‘mirata’ nel web;

Competenze sociali e civiche (punto 6)

  • Sviluppare una sensibilità nei confronti dei temi della convivenza tra umani e tra uomo e natura; Riconoscere la genealogia dei fenomeni sociali e la interazione fra componenti diverse, nonché il rapporto con i diversi contesti
  • Conoscere e comprendere le radici della convivenza democratica
  • Acquisire consapevolezza di alcuni meccanismi psicologici nel rapporto di cooperazione con i pari e con gli adulti: responsabilità e autocontrollo (capacità di stabilire buone relazioni di collaborazione, a partire da una ‘discreta’ conoscenza di sé, dei propri punti di debolezza e di forza);
  • sviluppare una propensione all’ ascolto, all’osservazione e all’autosservazione
  • sviluppare un atteggiamento ecologico nell’approccio ai temi di carattere sociale
  • individuare nella propria esperienza l’agire di alcuni fattori sociali

 

Applicazione

Osservare fenomeni tipici della CONVIVENZA UMANA, leggere il TERRITORIO

 

  • individuare piste di ricerca nel territorio;
  • riconoscere nel territorio delle scienze umane e sociali gli aspetti riconducibili a un’interpretazione propria delle scienze sociali
  • impostare e condurre semplici indagini usando strumenti statistici;
  • descrivere una semplice situazione sperimentale individuandone l’ipotesi, le procedure di verifica, i risultati e le loro implicazioni
  • integrare le diverse prospettive proprie delle scienze umane e sociali nell’interpretazione di un fenomeno

Comprendere le diverse prospettive metodologiche delle scienze umane

Metodo di studio.

Consapevolezza dei propri limiti e punti di forza, gestione funzionale del tempo, consapevolezza dei bisogni del gruppo-classe e capacità di offrire contributi efficaci, responsabilità, precisione e completezza nello svolgimento delle consegne, capacità di chiedere aiuto, consiglio, informazioni e sostegno, capacità di progettare oltre le consegne;

Secondo biennio e anno conclusivo
Nel secondo biennio si prosegue lo sviluppo delle competenze del primo biennio, ma si avvia un processo di ulteriore complessità previsto dalle indicazioni europee. Un ruolo strategico per la loro acquisizione viene svolto dallo stage o alternanza studio-lavoro.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale (punti 7-8)
Al termine del corso di studi lo studente/la studentessa è in grado di:

  • ricercare strumenti e materiale bibliografico inerente ai temi indagati
  • produrre un progetto di studio o di intervento, risolvere problemi
  • contattare persone, esperti, enti, istituzioni
  • ‘muoversi’ all’interno di alcune istituzioni, di stare in un gruppo, di cooperare e, in certe situazioni, gestire un team di lavoro;
  • riesaminare, alla luce dell'esperienza pratica, le conoscenze acquisite a livello teorico;
  • ‘restituire’ i risultati con strategie comunicative efficaci in relazione al tema, al destinatario e alla funzione (informazione, sintesi, conclusione, confronto).
  • gestire un confronto pubblico
  • produrre contributi personali e originali

L’esito formativo di questo percorso è la consapevolezza che l’acquisizione di strumenti teorici e una lunga pratica di riflessione e di confronto, sono le condizioni imprescindibili per ogni attività di tipo sociale.