L’INTERCESSIONE DELLA SOLIDARIETÀ
Inviato da Vincenzo Andraous il Gio, 16/05/2019 - 07:55In quel palazzone ci vivono tanti uomini e tante donne, ci abitano bimbi e anziani, stanno lì da tanto tempo, è vero, occupando illegalmente lo stabile, ma tenendolo pulito, vivendoci dentro con la dignità delle persone povere, ma ricche di valori umani. Non si tratta di un agglomerato sub-urbano dove si spaccia droga, si svendono corpi e materiali sottratti indebitamente, bensì di uno stabile gremito di povera gente, di persone provenienti da ogni parte del mondo, esseri umani tolti dalla strada e da una sopravvivenza forzata.
Qualcuno ha deciso fare qualcosa, di rompere gli indugi, soprattutto di scardinare una certa indifferenza sociale. Qualcuno ha compreso la gravità della situazione, non tanto e non solo per le famiglie allo sbando, ma per i tanti bambini, adolescenti, minori, costretti al buio, al freddo, a non lavarsi. L’Ente ha deciso di staccare la corrente elettrica, da una settimana là dentro, regnava l’oscurità, non pagando le bollette, automatica è la risposta di sospensione di erogazione dell’energia elettrica. Nulla da eccepire, nulla da obiettare, nulla da usare come leva per distorcere la verità. Tutto fila dritto in questa narrazione, ma forse a ben guardare non proprio tutto, perché quando ci sono di mezzo i bambini, gli innocenti, quelli che eravamo noi, i tanti pezzetti di noi sparsi all’intorno, ebbene, c’è poco da voltarsi dall’altra parte, ancor meno da rifugiarsi nelle leggi e nelle prescrizioni, per far si che la coscienza rimanga al calduccio più accogliente. >> leggi tutto