Gruppo 4
PROGETTARE PERCORSI COMUNI: LE SCUOLE DELLA RETE SI INCONTRANO
Guido Marinuzzi Liceo Carducci Trieste
In che modo il viaggio agisce come una forza che muta il corso della storia umana ?
Come può un semplice spostamento influenzare gli individui, plasmare i gruppi sociali e modificare quelle durature strutture di significato che chiamiamo cultura?
IL VIAGGIO È UNA FORZA CHE TRASFORMA LE PERSONALITÀ INDIVIDUALI, LE MENTALITÀ, I RAPPORTI SOCIALI.
GLI EFFETTI SOCIALI DEL VIAGGIO
Il viaggio in generale va considerato come una fonte primaria del “nuovo” nella storia, perchè genera cose esotiche (fuori posto) e rarità, è il canale della comparsa di estranei in varie forme e sembianze, genera una specie di soggettività (oggettività) sempre nuove e crea nuovi rapporti e legami sociali tra i popoli. É una attività che ha la caratteristica particolare di generare situazioni di socialità e socializzazione oltre a essere un mezzo di trasformazione dell'identità sociali.
È l'esperienza umana che genera le necessità, le situazioni danno origine agli scopi, gli eventi formano e articolano le motivazioni. Se le nostre passioni, esigenze e scopi rappresentano per noi l'intero contenuto dell'espressione “natura umana”, allora questa natura evolve attraverso gli eventi, le esperienze e le situazioni che generano scopi e motivazioni. La motivazione è vista qui come qualcosa che segue l'azione e viene colta nell'evento, invece che come un dato che la precede necessariamente ed è in qualche modo radicato nelle necessità originarie dell'organismo.
PARTENZA sull'aspettativa
La realtà del viaggio non è quella che ci aspettiamo. La realtà del viaggio è diversa.
Le fantasie artistiche o anticipatorie omettono e comprimono, tagliano le parentesi di noia e dirigono la nostra attenzione verso momenti cruciali, conferendo all'esistenza, senza per questo abbellirla o mentire, una coerenza e una pregnanza di cui il presente, nella sua disorientante vaghezza, non di rado manca.
Alain De Botton, “L'arte del viaggiare”, Guanda
Eric J. Leed, “La mente del viaggiatore”, Il Mulino.
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