In apertura gli interessanti dibattiti sulla scuola, animati dagli studenti (che hanno richiesto una seconda giornata oltre quella prevista) e coordinati da Antonio Ronco. Alla fine di queste gli studenti si sono impegnati nella stesura di un cartellone, i cui contenuti sono stati poi presentati e illustrati da loro stessi in apertura dell'incontro del 4 aprile.
Il 4 aprile Nicoletta Lanciano ha tenuto la sua relazione sulla specialissima didattica della grande matematica Emma Castelnuovo, di cui lei stessa è stata allieva e della quale ha recentemente pubblicato una bella biografia (insieme a Carla Degli Esposti).
Piacevole e coinvolgente la presentazione di una matematica bella e comprensibile a tutti, fatta di "cose" che si possono costruire, toccare, misurare, (spaghi, fili, cartoncini, insomma, la "matematica delle mani sporche", come fu definita con disprezzo alla Sorbona di Parigi) , ma non per questo certo meno "scientifica".
Il Gruppo Formazione Matematica Toscana era presente con la Dirigente Scolastica Daniela Venturi, mentre nel dibattito è intervenuto il prof. Franco Favilli, docente di Didattica della Matematica all'Università di Pisa.
Nel pomeriggio del 5 aprile, presso l'Aula Magna dell'IMT, nella Cappella Guinigi del Complesso san Francesco, ha avuto luogo l'ultimo incontro in presenza, di cui diamo resoconto anche in altra pagina del sito.
Amelia Stancanelli, prendendo spunto dalla pubblicazione "E' tempo di cambiare", ha esaminato il contesto in cui si trova oggi ad agire la scuola, quella superiore in particolare, e gli ambiti in cui il cambiamento può e deve maggiormente incidere. Cambiamento che non è troppo di là da venire, se è vero - come è vero - che "buone pratiche" sono presenti fin dai tempi delle sperimentazioni (quindi da trenta e più anni!). Si tratta allora di farle diventare, da lavoro "di nicchia", di sparute avanguardie, lavoro diffuso e condiviso.
Lucia Marchetti ha riflettuto sul senso profondo dell'istanza di innovazione che percorre e anima tutto il libro, non come utopico traguardo, bensì come frutto autentico di buone pratiche vissute e condivise, ed ha poi posto l'accento sulla delicata questione della relazione educativa e della necessità che sia coltivata in positivo da tutti gli attori della vita scolastica, oggi più che mai.
Giacomo Camuri, infine, a partire dall'importanza sempre maggiore che assume - in particolare per le giovani generazioni - l'apprendimento attivo e partecipato, ha sottolineato come un vero e proprio "laboratorio dei saperi" debba guadagnarsi uno spazio sempre più ampio nella didattica in ognoi ordine e grado di scuola e per ogni ambito disciplinare.
Così conclusi i moduli in presenza, è stato ricordato ai docenti che hanno la possibilità di continuare la formazione online su una piattaforma che sarà all'uopo predisposta. Per le iscrizioni c'è tempo fino al 22 aprile.
Leggi le riflessioni di Giacomo Camuri