La poliedrica figura di Gaetano Salvemini è stata al centro di una intensa 'tre giorni' di confronto e approfondimento, a cura di Maria Teresa Santacroce e Aldo Muciaccia, ricercatori dell'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea (IPSAIC) di Bari.
Nel pomeriggio del 7 marzo si è conclusa l'Unità Formativa di STORIA del corso "Oltre le Frontiere. Attraversando le discipline ... per una “ecologia” del pensiero". La figura dell'Uomo, del Politico e dello Scrittore, è stata illustrata e approfondita con l'ausilio di un interessante video e la proiezione di documenti anche rari in dotazione alla Biblioteca dell'IPSAIC.
Particolare spazio è stato dedicato al periodo messinese del Nostro, che a soli ventotto anni (1901) ottenne la cattedra di Storia moderna all'Università e che proprio qui nel 1908 a causa del catastrofico terremoto perse la moglie, i quattro figli e la sorella, rimanendo l'unico sopravvissuto di tutta la sua famiglia. Sono state condivise preziose indicazioni sulla didattica della Storia, tratte dalla multiforme opera di Salvemini, insieme alle Sue gustose (e ancora, ahimè, attualissime) indicazioni sulla precaria condizione degli insegnanti.
Le due mattinate successive sono state dedicate ad incontri con gli studenti: l'8 marzo è toccato agli studenti di alcune classi quinte del Liceo Scientifico "Archimede", accompagnate dai professori Francesco Polito, Maria Crimi, Rosa Anna Genovese e Caterina D'Amico.
Il 9 marzo, è stata la volta degli studenti dell'Istituto Professionale "Antonello", assistiti dalle docenti Francesca Inferrera, Ida Morabito, Giuseppa Zanghì e Santa Restuccia.
La mattinata dell'Antonello si è conclusa con un piacevole "fuori programma", poichè dopo l'incontro in Aula Magna gli esperti sono stati accompagnati dalla professoressa Inferrera in una visita ai locali dell'Istituto, ed hanno potuto apprezzare le dotazioni all'avanguardia della scuola (laboratori di informatica, grafica, fotografia, e naturalmente reparti di alimentazione e pasticceria), nonchè ... gustare le prelibate pietanze preparate dai ragazzi con l'attenta guida dei loro docenti.
Una bellissima esperienza, che ha saputo coniugare la Cultura con la maiuscola e quella del cibo, di non minore importantza, seppur su tutt'altro versante!
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