Documento 2023

Liceo del Made in Italy: partenza in salita

Il Consiglio di Stato ha sospeso il parere sul regolamento del nuovo Liceo Made in Italy al via in questo anno scolastico. Per i giudici sono necessari chiarimenti che devono arrivare dal ministero dell'Istruzione.

Un esordio complicato dunque per il nuovo corso di studi che ha registrato 375 iscritti in tutta Italia, al di sotto delle aspettative del Governo.

Nonostante i rilievi del Consiglio di Stato, il ministro delle Imprese Adolfo Urso assicura: “Il liceo va avanti”.  >> leggi tutto

Il Liceo del Made in Italy fa cambiare le regole ...

Pur di formare qualche prima classe, nonostante il flop conclamato delle iscrizioni, il Governo approva una deroga al numero minimo di alunni per classe che da 27 scende a 17.

Impresa che rimane tuttavia ardua, visto che i 500 iscritti sono sparpagliati in tutto il Paese, con pochissime concentrazioni per Istituto.

Leggi l'articolo su La Repubblica >> leggi tutto

La 'rivincita' del LES

I dati ufficiali delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico diffusi dal MIM confermano l'alto gradimento con cui l'utenza continua a premiare il Liceo Economico Sociale: il 4,78% è un ottimo risultato, che lo colloca al quinto posto nel quadro dell'istruzione liceale, a ridosso e prima del Liceo Classico con il 4,73%. Ma non si tratta certo di una gara, nè di una prova di forza.

Lo sparuto 0,01% del Liceo Made in Italy denuncia piuttosto la fragilità di un indirizzo nato in tutta fretta, senza alcuna consultazione del mondo della scuola, con un iter normativo ancora incompleto (mancano i regolamenti attuativi, i quadri orari del triennio, i programmi), ma soprattutto conferma quale forzatura fosse volere proporre - sarebbe più consono dire imporre - il nuovo Liceo in sostituzione del LES.

Su tutto questo proponiamo una riflessione del vicepresidente di SISUS Luigi Mantuano, già presente anche su Education 2.0 >> leggi tutto

Sonora bocciatura per il Liceo del Made in Italy

Chiuse le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, il MIM ha diffuso i dati ufficiali, che confermano quanto ampiamente annunciato da settimane. Solo 375 iscrizioni in tutta Italia al nuovo liceo Made in Italy fortemente voluto dai ministri Urso e Valditara.

Ma per calcolare le classi che effettivamente saranno attivate non basta fare la media di 25-26 alunni, il che significherebbe 14-15 classi a fronte di 92 istituti autorizzati.

Infatti bisognerà vedere quanti istituti raggiungono la soglia minima di 20/25 iscritti per formare una classe (i numeri oscillano a seconda del totale di iscrizioni della scuola per l’organico). Dalle notizie che pervengono sembra proprio che ciò si verifichi in pochi casi (beninteso, si parla di scuole statali, ma le private sono numerose sul totale delle scuole aderenti).

Pertanto il flop si preannuncia ancora maggiore, e sarebbe la logica conclusione di un percorso portato avanti senza la minima consultazione non diciamo della base, ma neppure dei sindacati e delle istituzioni scolastiche.

All'interno, una rassegna  - che viene aggiornata quotidianamente - delle ultime notizie e commenti in merito >> leggi tutto

Rassegna di pareri sul liceo del Made in Italy

 

Scaduti tutti i termini utili, i ministri Urso e Valditara, che lo hanno fortemente voluto, si dicono ottimisti circa le adesioni delle scuole alla richiesta del Liceo del Made in Italy. Ma i dati numerici non sembrano confermare questa visione, e si parla ormai diffusamente di un flop.

Per dovere di obiettività attendiamo i dati ufficiali, e in ogni caso rimandiamo ogni valutazione a quando:

  • si sapranno i numeri reali, e soprattutto quante sono le scuole pubbliche e quante quelle private che ne hanno fatto richiesta;
  • si vedrà quale sarà l'accoglienza degli utenti, e dunque se le famiglie lo chiederanno per i propri figli. Da questo infatti dipende l'effettiva attivazione dell'indirizzo.

Intanto diamo una serie di link ad articoli in merito comparsi su organi di stampa un po' in tutta Italia, così da offrire ai lettori la possibilità di farsi un'opinione.

La Rassegna è aggiornata fino a lunedì 12 febbraio

Invitiamo altresì chi lo volesse, a condividere con noi altre segnalazioni attraverso i commenti in calce all'articolo o con un messaggio alla redazione.

 

 

Intervento della senatrice D'Elia al Question Time >> leggi tutto

I docenti del "Giordano Bruno" di Roma per il LES

Il quotidiano "Domani" pubblica un bel comunicato dei docenti del Liceo romano "Giordano Bruno" che argomentano come e perchè la scelta di sostituire il Les con il liceo del Made in Italy squalifichi la funzione educativa, e chiedono ancora una volta con forza e convinzione che, qualora non si voglia in alcun modo rinunciare al progetto del Liceo del Made in Italy, il nuovo percorso liceale venga introdotto come un indirizzo parallelo, ma assolutamente non sostitutivo, rispetto a quello del Les. >> leggi tutto

Il Comitato "Salviamo il Les"

Vari organi di stampa, tra cui La Gazzetta del Sud che qui accludiamo, hanno pubblicato l'ennesimo appello a difesa del Les.

Il documento ribadisce il NO al Liceo del Made in Italy emerso in questi giorni anche da gran parte delle scuole italiane che avrebbero potuto chiederne l'attivazione - tra cui i due Licei di Messina  "Emilio Ainis" e "Felice Bisazza" - ma che dicono ancora una volta un No forte e chiaro alla proposta governativa >> leggi tutto

Ribadita da SISUS la difesa del LES

La prima scadenza per la richiesta di attivazione del Made in Italy da parte dei Collegi dei docenti (15 gennaio) è passata facendo registrare un'accoglienza molto tiepida delle scuole, Il Governo corre ai ripari con una proroga di tre giorni.

Alla luce della convocazione d'urgenza fatta da alcuni USR per ripensare alla possibile richiesta del liceo del Made in Italy molti Dirigenti scolastici stanno procedendo alla riconvocazione del collegio dei docenti o chiedono ai docenti di esprimere di nuovo a distanza il voto per il quale il collegio ha già approvato una delibera. 

Mentre da più parti si ribadisce la contrarietà per queste iniziative, SISUS prende ancora una volta posizione con un COMUNICATO del Direttivo a difesa del Les.  >> leggi tutto

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