IL CARCERE DELLE PAROLE SENZA VERGOGNA
Inviato da Vincenzo Andraous il Mar, 21/08/2018 - 17:09
La società non è qualcosa di astratto, che si riduce al parlato, al raccontato, è piuttosto una comunità fatta di persone, di istituzioni, di regole autorevoli da rispettare. Il carcere è società, non certamente una manciata di feudi out rispetto alle normative statuali, ma soggetti fondanti lo stato di diritto, eppure il carcere è diventato quotidianamente un caso che desta interrogativi, inquietudini, sordamente rispedite al mittente. Dentro le celle ci sono persone che scontano la propria pena, persone che lavorano, altre che svolgono il proprio servizio volontaristico, si tratta in ogni caso di cittadini, siano essi detenuti, o che prestano la loro professionalità, che consegnano il loro tempo alla speranza di tirare fuori insieme il meglio da ogni uomo privato della libertà. Ma ciò può essere raggiunto unicamente operando con lo strumento dell’educare, non con la solita reiterata tergiversazione per impedire la comprensione, la possibilità di una parete di vetro, dove osservare quel che accade, o purtroppo non accade per niente, perché il diritto è sottomesso e violentato dal sovraffollamento, dagli eventi critici, dai problemi endemici all’Amministrazione. >> leggi tutto