Scuola e Formazione
Nuove consapevolezze e sfida culturale
SISUS nasce nel 2008 per la ricerca e l’ insegnamento delle scienze umane e sociali, come spazio condiviso e partecipato di confronto e di scambio intorno al tema dell’ agire umano e sociale nelle sue caratteristiche di riflessività e complessità e nella molteplicità delle sue rappresentazioni, tema da considerare fondante e generativo di conoscenze. Se fare formazione è ricerca e consapevolezza di significati per l’ orientamento e lo sviluppo integrale della persona, un oggetto di tale pregnanza si impone come ineludibile per la scuola tutta, in particolare nell’ ambito delle competenze previste sull’ asse storico-sociale.
Una scelta di questo genere è carica di conseguenze sugli assetti disciplinari, sulle metodologie, sul modo di fare scuola e sulle relazioni intersoggettive. Essa appare tanto più necessaria oggi, a fronte di proposte ministeriali caratterizzate da un impianto a forte frantumazione disciplinare, che trova sostenitori in settori di associazioni professionali e del mondo accademico in nome più di logiche di potere e corporative che non di reali esigenze e giustificazioni epistemologiche e culturali. Il carattere transdisciplinare dell’ associazione non prescinde dall’ analisi disciplinare e dal riconoscimento del suo farsi storico, ma presuppone un andare oltre e tra le discipline per rispondere ai bisogni di integrazione e di raccordo tra i diversi campi di ricerca, tra teoria e prassi. La necessità di “aprire” le discipline e ricercare tutte le connessioni utili all’ interpretazione dell’ agire umano è peraltro riconosciuta e sostenuta in diversi ambiti della ricerca scientifica, dalle scienze sociali alle neuroscienze all’ economia, alle scienze naturali e fisico-matematica.
Fortemente intrecciata a questo impianto risulta la questione del metodo: una via per affrontare in modo corretto l’ apertura delle discipline può consistere nell’ individuare alcuni nodi/snodi concettuali forti che articolano l’ oggetto, sui quali misurare le diverse prospettive di percorsi di ricerca. Gli snodi non sono temi o argomenti tradizionalmente intesi su cui è costruita gran parte dei manuali, bensì matrici transdisciplinari per la costruzione del curricolo visto nella sua progressività e processualità.
Sembra essere questa un’ impostazione che più correttamente conduce allo sviluppo di quelle competenze che sono al centro della ricerca e del dibattito internazionale e che ricorrono nei documenti ministeriali, in modo più nominale che sostanziale.
La proposta culturale di SISUS è frutto della riflessione e di iniziative di alcuni docenti di scuola secondaria con storie disciplinari diverse, che hanno lavorato sempre in raccordo con esponenti del mondo accademico particolarmente sensibili alle questioni della formazione ed alle ricadute della ricerca sul piano sociale, e con esponenti delle Istituzioni particolarmente attenti alle politiche sociali e di sviluppo.
Per portare avanti questa opzione culturale e farne la necessaria mediazione didattica, SISUS si pone come struttura associativa aperta non solo ai cultori delle scienze umane e sociali, ma a tutti coloro che si riconoscono in questa impostazione, e si avvale di un portale web e di strumenti online per facilitare la socializzazione di esperienze e la condivisione di sfide culturali.
Il momento attuale pare caratterizzato da una perdita di tensione verso le grandi questioni a cui la cultura e la scuola sono da sempre deputate e da un profondo sentimento di solitudine e disorientamento degli operatori scolastici, mentre si fa sempre più pressante l’ esigenza di accompagnare la formazione e la crescita delle giovani generazioni che debbono orientarsi e trovare risposte per essere all’ altezza dei tempi in una società sempre più articolata, complicata, da interpretare.
In questo contesto SISUS si propone come una occasione per rompere l’ isolamento, come luogo di raccolta, produzione e diffusione di materiali e strumenti di lavoro, come piattaforma per lo scambio di riflessioni e per l’ offerta di formazione e ricerca. Di conseguenza auspica un collaborazione ampia e diffusa, che vada dalla produzione di materiali e di strumenti di lavoro alla comunicazione di iniziative culturali quali convegni, dibattiti, presentazioni di libri, interventi e quant’ altro. In tal modo si potrà creare una cassa di risonanza e amplificazione che, superando l’ autoreferenzialità, favorisca una feconda diffusione di idee e proposte operative.
In questa ottica – anche in linea con quanto anticipato dalla lettera del Ministero (prot.2537/U, 8 Luglio 2010) - un passo concreto sarà quello di predisporre un primo progetto di formazione da offrire ai docenti e alle scuole per attività di ricerca, sperimentazione e aggiornamento.
Il Comitato Tecnico Scientifico
Josette Clemenza
Antonella Fatai
Luigi Mantuano
Lucia Marchetti
Maria Teresa Santacroce
Lia Stancanelli
Stefania Stefanini