Anche Gesù Bambino si è vaccinato!
Sembrerebbe uno scherzo (forse un po' di cattivo gusto...) oppure un fotomontaggio. Niente di tutto questo. L'immagine che vediamo è datata 1932, ed è opera di Diego Rivera, il celebre autore messicano di dipinti e murales, noto anche per essere stato il marito di Frida Kahlo.
Fa parte della vastissima produzione di murales realizzati dall'artista, per lo più per celebrare la storia del popolo messicano e le sue figure più emblematiche: questa forma artistica, nota sotto il nome di muralismo messicano, è una delle più conosciute correnti del mondo sudamericano. Rivera, avvalendosi di uno stile descrittivo-folkloristico, coniuga il vecchio e il nuovo, il moderno e l'antico con personaggi dai tratti sicuri, severi che vanno a formare gruppi compatti di forme, di volumi, di colore.
In questo caso, Rivera celebra le conquiste della Scienza, ma descrive il progresso industriale in una luce sfumata e critica. Rappresenta infatti sia il potenziale costruttivo che distruttivo della modernizzazione e della tecnologia. Prova ne sia che a questo pannello fa da contrappunto un altro alternativo, in cui la chimica, qui usata per vaccinare il Bambino, altrove serve per costruire una bomba.
L'immagine a mio avviso acquista oggi una potenza evocativa e simbolica fortissima: il Piccolo si affida fiducioso nelle mani della scienza medica, che ha le sembianze dei familiari a Lui più cari; gli animali in primo piano ci ricordano che il terreno delle conquiste scientifiche è lastricato del loro sacrificio; i tre "Magi" scienziati portano i doni più preziosi: i frutti della ricerca.
Una bella lezione, in questi tempi in cui la fiducia di tanti deve convivere con l'assurdo negazionismo di altri!