Le innovazioni in atto del sistema scolastico e formativo impongono di monitorare il funzionamento delle istituzioni per rendere i processi di insegnamento-apprendimento più incisivi e adeguati rispetto agli obiettivi prefissati.
A noi sembra che in Italia sia fortemente carente una vera e propria cultura della valutazione. Ciò riguarda in modo specifico la scuola ed i processi formativi. Manca una seria ricerca ed una riflessione ragionata che riguardi pratiche, modi di operare ispirati a criteri, principi e valori esplicativi e condivisi, analisi dei diversi possibili strumenti di misura. (Clotilde Pontecorvo)
Per fare questo vanno messi in azione strumenti di studio ed analisi del contesto. Partendo dai risultati PISA 2006 si è evidenziata la necessità di effettuare valutazioni degli apprendimenti in modo tale che sia possibile indirettamente valutare il sistema scolastico, così come viene fatto in tutti gli altri paesi europei. Nella scuola accanto alla più tradizionale valutazione degli esiti degli studenti si pone la necessità di verificare l’efficacia delle azioni condotte dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici anche rispetto al giudizio delle famiglie e di tutti coloro che con la scuola hanno a che fare a diverso titolo. (Anna Maria Aiello)
Fare questo tipo di valutazione nel nostro sistema scolastico, non è semplice, sia che riguardi le ricorrenti notazioni negative gli esiti degli alunni rispetto ai coetanei europei sia che riguardi la valutazione del personale in servizio come i dirigenti scolastici ed i docenti.
Per chi volesse approfondire l’argomento rimandiamo al testo: "Valutare apprendimenti, valutare contesti", Roma, 2010 a cura di Associazione Context (http://www.associazionecontext.org/default.htm) AA.VV.
L’autorevole pubblicazione, scritta per Docenti Universitari, Ricercatori, Dirigenti, Insegnanti, formatori (di insegnanti), aiuterà gli addetti ai lavori nell’analisi di alcune possibili piste di indagine attraverso lo studio e l’analisi del contesto, considerando tutta la complessità delle variabili in gioco.
Antonella Fatai