INSEGNARE L'EUROPA: lo stage annuale dell'AICCRE Liguria

Al giro di boa della decima edizione, lo stage giovanile organizzato dall'AICCRE e dal MFE della Liguria mostra come si possa continuare a “insegnare l'Europa” anche in un momento storico drammatico, in cui sembra minacciato il consenso e la legittimazione nei confronti delle strutture e dei valori dell'Unione.

Anche quest'anno, subito dopo la chiusura delle scuole, 25 studenti di fine quarta superiore, provenienti da istituti e indirizzi diversi delle diverse province liguri, hanno potuto confrontarsi con lo stato dell'Unione, con la sua storia, la sua geografia, le sue istituzioni e i valori su cui si fonda. Hanno vissuto insieme una esperienza culturale strutturata nelle forme dell'apprendimento cooperativo e della discussione tra pari.
Come sempre, lo stage ha avuto sede in uno dei molti Comuni liguri ricchi di attrattive naturali e storiche, ma capaci anche di offrire un'accoglienza confortevole e un ambiente di lavoro e di relazioni tranquille, lontano dagli stress del turismo di massa. Stavolta eravamo, come nel 2019, a Sassello.
 
La prima edizione di questi stage si era tenuta nel giugno 2012 a Urbe, con il titolo "Una Vita Senza Guerre, L'Europa Unita Per La Pace". Il titolo richiamava la più importante realizzazione dell'Unione: aver garantito generazioni di vita senza guerre in un continente di tradizioni pesanti e bellicose, segnato da secoli di violenza fin dagli albori della storia delle nazioni.
E richiamava anche il fatto che quella vita senza guerre, anche se resa possibile dagli equilibri geopolitici emersi dalla seconda guerra mondiale, non era stata però scontata. C'era voluto l'impegno di un gruppo di stati europei fino a poco prima accaniti nemici, che si erano avviati a costruire istituzioni permanenti volte a condividere problemi, decisionalità politica e risorse vitali. Questo ricordava il titolo dello stage, mantenuto poi in tutte le edizioni successive fino all'interruzione forzata degli anni della pandemia.
Dal 2023, alla ripresa , abbiamo cominciato a confrontarci con le generazioni del "dopo". Dopo le costrizioni della pandemia, ma anche dopo le speranze disattese che da quella esperienza così drammatica potesse emergere una migliore consapevolezza globale. E dopo l'aggravarsi di vecchie e nuove crisi. E dopo il riaffacciarsi della guerra alle porte d'Europa.
 
Nella nuova fase, anche il titolo dello stage è cambiato. L'accento si è spostato dalle acquisizioni realizzate dall'Unione alle condizioni per non disperderle nel futuro. Il titolo del 2023 affermava Da Ventotene a Kiev la Pace è sempre possibile. Il titolo di quest'anno dichiara in modo più esplicito che E' tempo di fare gli Stati Uniti d'Europa . E' insieme una speranza e una necessità di impegno civile, perché oggi solo una Unione più forte e consapevole, in una prospettiva nettamente federale, può sperare di intervenire negli equilibri difficili del mondo.
Quest'anno lo stage cadeva subito dopo le elezioni europee. La maggior parte dei nostri ragazzi non aveva l'età per votare.
Qualcuno però, pur avendo l'età, non se l'è sentita perché di Europa non sapeva niente.
La prossima volta sarà, speriamo, in grado di farlo. E di farlo bene
Claudia Petrucci