I dati ufficiali delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico diffusi dal MIM confermano l'alto gradimento con cui l'utenza continua a premiare il Liceo Economico Sociale: il 4,78% è un ottimo risultato, che lo colloca al quinto posto nel quadro dell'istruzione liceale, a ridosso e prima del Liceo Classico con il 4,73%.
Ma non si tratta certo di una gara, nè di una prova di forza.
Lo sparuto 0,01% del Liceo Made in Italy denuncia piuttosto la fragilità di un indirizzo nato in tutta fretta, senza alcuna consultazione del mondo della scuola, con un iter normativo ancora incompleto (mancano i regolamenti attuattivi, i quadri orari del triennio, i programmi), ma soprattutto conferma quale forzatura fosse volere proporre - sarebbe più consono dire imporre - il nuovo Liceo in sostituzione del LES.
Su tutto questo oroponiamo una riflessione del vicepresidente di SISUS Luigi Mantuano, già presente anche su Education 2.0
Liceo del Made in Italy. Quale economia senza il fattore culturale e sociale?
Si è da poco concluso il percorso del disegno di legge sul liceo del made in Italy che è stato approvato in via definitiva nello scorso dicembre.