Come sottolineato in un documentato articolo su Tecnica della scuola sono molte le perplessità che permangono dopo l'uscita della nuova versione del Ddl, trasmessa al Parlamento negli scorsi giorni, sul Liceo del Made in Italy.
Questo infatti presenterebbe alcune modifiche rilevanti.
Il Made in Italy è ora definito “opzione”. La confluenza del LES nella nuova “opzione” dovrà avvenire: “subordinatamente alla sussistenza delle risorse umane, finanziarie e strumentali esistenti a legislazione vigente” “senza determinare situazioni di esubero di personale e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
Molte sono le domande che si pone a questo punto la Rete LES, in un documento firmato da Francesca Di Liberti, dirigente scolastica del Liceo Statale “Regina Margherita”, Torino e Luca Azzollini, dirigente scolastico I.I.S. “Paolo Frisi”, Milano.
"La Rete Nazionale dei LES conferma di ritenere che un’interlocuzione diretta e trasparente da parte dei decisori politici e Amministrativi dissiperebbe il clima di preoccupazione ed insofferenza che sta diffondendosi nelle 300 scuole aderenti. Il dialogo che auspichiamo costituirebbe un pilastro solido su cui costruire l’identità del progettato nuovo liceo che in una parte delle scuole della rete ha comunque suscitato interesse”, questa la speranza della Rete.
Proprio ieri Il Corriere della Sera ha parlato di grande successo per i licei economico sociali, che nella zona del torinese stanno facendo registrare molte iscrizioni, attirando più studenti del liceo classico.