Vorremmo avere la cieca fiducia del leopardiano venditore di almanacchi per augurarci un nuovo anno scolastico migliore di tutti i precedenti ... ma è meglio non esagerare...
Certamente auspichiamo che almeno molti nodi vengano sciolti, malgrado le poco felici premesse dell'avvio (sciopero odierno dei DSGA e degli amministrativi, cattedre e presidenze vacanti, endemica carenza di fondi, sedi scolastiche come sempre inadeguate ...).
Qualche notizia è di buon auspicio, tra tutte l'ingresso di quasi duemila nuovi dirigenti che oggi si insediano, ovviamente carichi di buoni propositi. Auguriamo a loro e a tutti, vecchi e nuovi, di sapersi destreggiare tra le insidie del quotidiano, tenendo la barra del timone diritta e avendo come stella polare la centralità delle persone, della didattica, del processo di insegnamento/apprendimento, senza cedere alla tentazione di una (forse rassicurante, ma certo disumanizzante) eccessiva burocratizzazione nel loro faticoso lavoro. Che sappiano fare della loro scuola un luogo per star bene!
Da anni la motivazione degli insegnanti è messa a dura prova da un insieme di elementi (leggi : adempimenti), pur necessari, che tolgono energie per la didattica e affievoliscono gli entusiasmi; la formazione è relegata in un limbo nel quale non se ne comprende bene la natura e tanto meno la necessità; un forte senso di insofferenza e frustrazione pervade troppo spesso tutti.
Che questo possa essere un anno buono per l'inizio di una inversione di tendenza?
Sperare ... non nuoce!!!