L'anima e l'assito

L'anima e l'assito

Piccolo breviario di estetica e di pedagogia teatrale

(P.E.Persiani, 2020)

 

Con questo "piccolo breviario" gli Autori (Giacomo Camuri e Giannetta Musitelli) ci consegnano la felice testimonianza di circa un ventennio di esperienze nell'ambito dell'educazione e dell'animazione teatrale e ambientale.

Il testo raccoglie infatti le pagine che hanno accompagnato la presentazione degli spettacoli confluiti nella Rassegna di teatro delle scuole di Lodi e del suo territorio, pubblicate via via sul quotidiano lodigiano Il Cittadino.
In realtà è Camuri che ha curato la raccolta - edita nel 2020 - anche come testimonianza del grande affetto che legava tutti gi "attori" (in senso lato)  degli eventi a Giannetta Musitelli, storica insegnante delle elementari,  colonna portante del volontariato locale, e anima della Rassegna, improvvisamente e prematuramente scomparsa, appunto nel 2016, lasciando un gran vuoto nella città e prima ancora nel cuore di tutti quelli che la conoscevano e che lavoravano con Lei.
 
L'efficace Introduzione di Giovanna Zanlonghi inquadra la raccolta e ne disvela i fili, gli intrecci, le ragioni filosofiche, le linee esperienziali. A partire dalla considerazione che le pagine, nate dall'esigenza di riflettere sulle condizioni di possibilità del teatro di scuola, alla fine  rivelano una profondità di sguardo che allarga la riflessione al teatro tout court.
 
Vengono così suggerite delle chiavi di lettura utili a addentrarsi nella fitta rete dei pensieri e dei sentieri tracciati e suggeriti:
  • il paradigma del viaggio, metafora di viaggi che si snodano nei territori dell'interiorità o nei paesaggi simbolici creati dal lavoro teatrale;
  • l'altra metafora della scena come "telaio", cornice entro cui si intessono storie, drammi, racconti della vita dell'uomo;
  • il valore della memoria e il suo ruolo fondamentale nella costruzione dello spettacolo con la sua ritualità: leggere e rileggere, ripetere per tenere presente un testo e allenare il corpo nella postura, nella conquista dello spazio, nel prendere familiarità con gli oggetti di scena ...
... per citarne solo alcune.
 
Il volumetto si divide in due parti, che rispettivamente ci accompagnano anno per anno : da un lato con la riflessione e i fondamenti filosofici, la storia, i miti fondativi che hanno generato gli spettacoli, e dall'altro con il racconto dell'esperieza vissuta, non come semplice cronaca, ma piuttosto come narrazione,  eco di emozioni, spaccati di vita, ritratti intensi di bambini evocati nella magia di un ricordo.
 
In scena, le ragioni e le emozioni è la parte dedicata agli scritti di Giacomo Camuri, che - come egli stesso ci dice - va ad illuminare di pagina in pagina le ragioni e il senso di una pratica teatrale che ben si inscrive in un progetto di educazione permanente sotto l'egida dellinclusione e della complessità. Vi scorrono così "La fiaba, il sogno, il teatro" ... "Le voci e lo spazio" ... "Il respiro del tempo" ... Il teatro e lo spazio dell'altrove" ... "Il teatro, il silenzio, la parole" ... "Distillare l'essenza" ... e tante ancora, pagine dense e significative, profonde ma anche lievi, che ci restituiscono l'esperienza del teatro come esperienza di vita e di pensiero.
 
L'alchimia del teatro. Una rete di fili accogliente raccoglie le pagine di Giannetta Musitelli: parte narrativa, apparentemente più "concreta", ma ugualmente ricca di riflessioni, emozioni, squarci di sensazioni e di luce e colori : "La terapia pedagogica del teatro" ... "Lo spazio bambino" ... "L'occhio nascosto del mondo" ... "Negli occhi dei bambini. Il tempo e le emozioni" ... "Ritmi di vita" ... "Squarci di luce" ... "I care" ... "Giochiamo che io ... sia la memoria" ... titoli significativi che, come tutti gli altri,  già fanno intravedere la mano felice e la commozione, il cuore grande dell'autrice.
 
Dato che ciascuna delle due parti scorre anno per anno, è bello farne una lettura "speculare" : l'articolo per così dire teorico e, a fronte,  quello, contemporaneo, esperienziale. Il lettore  potrà rivedere in tal modo quello spaccato di vita, immaginare le ore e ore di riflessioni, dibattiti, sprazzi creativi che stanno dietro a quello spettacolo di quell'anno.
Spiace non poterne sapere di più: chi da quelle esperienze è stato lontano e non le ha vissute ne esce da un lato con un senso di piacevole spaesamento, essendosi di necessità immerso in quell'esperienza in certo senso totalizzante, ma dall'altro rimane sospeso tra tanti interrogativi, guarda le foto e vorrebbe essere stato dietro quelle quinte, in quella determinata recita ...
 
Mi piace chiudere queste poche considerazioni con le parole della stessa Giannetta (2016), riflessioni preziose per tutti noi persone di scuola; "La scuola deve andare oltre il puro apprendimento. Le persone bambine che incontriamo nelle lunghe giornate scolastiche ci offrono tutta la loro vita preziosa. E sapranno amare la conoscenza se leggeranno dentro di noi l'amore della conoscenza, sapranno vivere e relazionarsi con gli altri se sentiranno dentro di noi l'assoluta mancanza di giudizio e di etichettatura, ameranno il mondo intorno a loro se al di là delle nostre parole sentiranno un reale e profondo amore per la vita e per il mondo. Non sono le parole che contano, sono gli sguardi, gli atteggiamenti, la capacità di accoglienza". 
 Un piccolo breviario, insomma, che ci offre una grande esperienza di vita.
di Amelia Stancanelli
 
Giacomo Camuri ha fondato insieme a Giannetta Musitelli il Laboratorio degli archetipi, inaugurando fin dal 1980 una lunga stagione di progetti. Dopo la morte di Giannetta ha continuato a lavorare ad altre edizioni della Rassegna, che solo la pandemia ha interrotto. Chi è interessato può trovare altre sue pagine su questa eperienza ai seguenti link:

http://www.lasocietainclasse.it/lodi/labirinto - http://www.lasocietainclasse.it/blog/voli-di-luce - http://www.lasocietainclasse.it/altri-eventi-news-proposte-interventi/od...