E' stata diramata il 25 novembre la preannunciata circolare del Ministro Fioramonti largamente anticipata dagli organi di stampa.
Il Ministro stesso dichiara di non volere apportare stravolgimenti alla normativa in vigore (d.lgs. n° 62/2017) e dunque "si precisa che, non essendo intervenuto un ulteriore differimento annuale dell’entrata in vigore delle lettere b) e c) dello stesso comma , tutti i requisiti ivi previsti trovano piena applicazione per il corrente anno scolastico. Pertanto, dovrà essere verificato, ai fini dell’ammissione dei candidati interni all’esame di Stato dell’a.s. 2019/2020, oltre al requisito della frequenza scolastica e del profitto scolastico, anche il requisito della partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi.".
Viceversa, piccoli aggiustamenti toccano "alcuni aspetti riguardanti la redazione della prima prova scritta di italiano e le modalità di svolgimento del colloquio. Pertanto, si ritiene utile presentare alle istituzioni scolastiche una prima panoramica relativa all’organizzazione e allo svolgimento dell’esame di Stato per l’a.s. 2019/2020, fermi restando gli specifici provvedimenti che dovranno essere adottati". Come è ormai noto, si fa rientrare l'argomento storico tra le prove di Italiano della Tipologia B, e si abolisce il sistema del sorteggio delle buste per il colloquio orale.
Nessun ulteriore particolare viene anticipato; pertanto si dovrà attendere la consueta Ordinanza che solitamente viene emanata nel mese di marzo.
Nulla cambia per il momento, dunque, nel lavoro dei docenti, che sempre più va orientato su una forte attenzione all'insegnamento/apprendimento per competenze e verso le pratiche di integrazione dei saperi