La scomparsa di Luigi Berlinguer ci intristisce e ci fa sentire un po' orfani.
Sempre combattivo e attento alle problematiche scolastiche, è stato spesso a fianco di Sisus, anche grazie alla fraterna amicizia che lo legava a Clotilde Pontecorvo e ad Anna Sgherri, nostre indimenticabili Presidenti onorarie.
Da Ministro alla Pubblica Istruzione ha intrapreso battaglie importanti, non tutte e non sempre vinte, ma dalle quali comunque non ha mai desistito, fino all'ultimo.
A Lui si deve la riforma che possiamo considerare la "madre" di tutta la scuola attuale, cioè la Legge n.59 del 1999, che istituiva l'Autonomia scolastica.
Meno fortunate, invece, la legge quadro 10 febbraio 2000, n. 30 sul riordino dei cicli dell'istruzione superiore, e la legge 10 dicembre 1997, n. 425 che modificò la disciplina dell'esame di maturità in Italia; entrambe abrogate e sostituite dalla riforma Moratti del 2003.
Un suo cavallo di battaglia, cui teneva moltissimo, riguardava l'importanza della musica nelle scuola, fin dalla primissima infanzia, e della cultura scientifica e tecnologica, per cui fu fautore di molte e importanti iniziative legislative, grazie anche al suo ruolo di Presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti e del Comitato per lo sviluppo della Cultura scientifica e tecnologica nelle scuole superiori, istituiti dal Ministero dell'Istruzione.
Ricordiamo tanti suoi interventi, sempre puntuali e stimolanti, alle nostre iniziative: a partire dal quinto Convegno della Rete passaggi , "Innovare nella scuola. Si può. Da un’esperienza di frontiera un paradigma di scuola possibile", tenuto a Messina nell'Aprile 2008, in cui ci parlò dl Tempi della politica e tempi della scuola. E via via fino ad anni più recenti, al seminario di SISUS del Dicembre 2015, "Per una buona scuola: la lezione di Anna Sgherri" e infine alla presentazione, l'11 maggio 2017, nell'Aula della Camera dei Deputati intitolata al Suo compianto cugino Enrico Belinguer, del libro "E' tempo di cambiare. Nuove visioni dell'insegnamento/apprendimento", scritto a più mani e curato da Clotilde Pontecorvo, Antonella Fatai e Amelia Stancanelli, che si apriva proprio con un Suo contributo scritto, in cui senza mezzi termini ci invitava subito al cambiamento, illustrando le urgenze della scuola secondaria, con una attenta ed appassionata disamina delle sue emergenze, in uno spirito assolutamente positivo e propositivo.
Una figura di spicco, nel mondo della cultura e della scuola italiana, che sicuramente ci mancherà tantissimo.