L’indirizzo sta per essere assorbito dal nuovo ordinamento ma i prof non ci stanno “Dal 2010 ha riempito un vuoto nella scuola”
Lo scelgono gli studenti e le loro famiglie con dati sempre in crescita, anno dopo anno. Adesso, però, l’opzione economico-sociale del liceo delle Scienze umane rischia di scomparire assorbita dal nuovo indirizzo Made in Italy su cui il governo intende puntare già dal prossimo anno scolastico.
Ecco perché i docenti dell’indirizzo di tutta la Sicilia, facendo rete con i colleghi del resto d’Italia, hanno scritto una lettera che vogliono fare sottoscrivere a tutta la comunità scolastica, ai genitori e anche gli studenti, per poi presentarla a Roma. «È un liceo — si legge nel documento — che dal 2010 ha riempito un vuoto nella scuola italiana introducendo una nuova possibilità di scelta per studenti e famiglie, un indirizzo liceale centrato sulle discipline giuridiche, economiche e sociali, capace di rispondere all’interesse per il mondo di oggi, per la comprensione dei complessi fenomeni economici, sociali, culturali e ambientali nella loro dimensione globale».
E poi lo studio di due lingue straniere: «Che si colloca perfettamente — continuano i docenti — nel percorso disciplinare contribuendo a rafforzare il carattere internazionale dello stesso e a valorizzare quella contemporaneità che è stata la caratteristica dell’indirizzo fin dalla sua formulazione. Sopprimere il Les, facendolo confluirenel nuovo Liceo del Made in Italy, significa togliere alle famiglie e agli studenti la possibilità di avere una scelta in più senza alcuna garanzia che l’utenza dei Les, cosi faticosamente raggiunta, scelga il nuovo liceo e non anche altri percorsi liceali già esistenti». La scelta per questo indirizzo è cresciuta: dal 2,7 per cento del 2020 al 3,2 nel 2021 e poi al 3,4 dell’anno scorso fino ad arrivare al 3,9 di questo.
«Ci sono voluti anni per fare diventare il liceo economico-sociale una realtà solida — dice Giulia Cordone, professoressa di matematica e fisica al liceo Regina Margherita — Il Les è stato fondato e si va costruendo su istanze che necessitano di respiri ampi e ottiche globali, in un processo lento e lungo in cui le comunità scolastiche sperimentano e ricercano vie non brevi né semplici. Come può il liceo del Made in Italy perseguire la priorità dello sviluppo di un rapporto armonico con l’ambiente-pianeta, che necessita di una cura-culturaglobale? Anche i temi-tempi urgenti delle migrazioni non possono essere gestiti con ottiche sovraniste ed economie locali, ma soltanto in una visuale complessiva e complessa».
Il documento che parte dai docenti dell’indirizzo a rischio estinzione intende, però, arrivare a tutti gli altri e anche alle famiglie.
«La scelta di eliminare il Les ci riguarda tutti — dice Valeria Accetta, professoressa di diritto del Regina Margherita — perché si rischia di fare scomparire una realtà d’eccellenza, in crescita che piace ai ragazzi e che li forma con una visione globale che spazia dal diritto alle lingue. Il documento sarà sottoposto al mondo della scuola, alle famiglie, agli studenti stessi».
Claudia Brunetto, LA REPUBBLICA 2 giugno 2023