Troppo spesso la cronaca straripa di esempi di intolleranza e razzismo, mentre tante buone pratiche per l'integrazione restano sconosciute ai più, non avendo l'onore delle luci della ribalta che invece tanto volentieri si accendono su raid vandalici, atti di bullismo, e peggio ancora, massacri, stupri, vilipendi, femminicidi ...
Eppure da tante scuole partono lezioni esemplari di iniziative che uniscono studenti e cittadini di ogni provenienza e colore in nome di una fratellanza di fatto e senza retorica.
Una di queste, su cui volentieri puntiamo i riflettori, è l'Istituto superiore "Pacifici De Magistris" di Sezze (Latina), che tra l'altro ci 'ospita', essendo la sede ufficiale di SISUS.
La Dirigente Anna Giorgi ne è convinta: "l'accoglienza e l'integrazione delle differenze sono la nostra ricchezza".
L'Istituto, che è Liceo Classico, Liceo Scientifico, LES Liceo economico - sociale, Istituto tecnico commerciale, Istituto professionale alberghiero, da decenni opera in sinergia con i centri di accoglienza del Ministero degli Interni, Progetto Sprar e Prefettura, gestiti dalla Cooperativa Karibu di rifugiati politici. Una costante e massiccia azione di formazione tramite incontri con le voci dirette degli stranieri che raccontano la loro storia agli studenti italiani, per cominciare a conoscersi, capire le cause delle migrazioni, i problemi dei paesi di origine.
Ma il Pacifici e de Magistris è andato oltre la semplice teoria, e la sua testimonianza nasce già dal 2015 con un importante convegno. E' diventato intanto centro certificatore per L2, la lingua italiana come seconda lingua per stranieri, preparando così gli ospiti all'integrazione linguistica per poi inserirli nelle classi, Attualmente oltre 50 minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia attraverso l'ormai triste e conosciuto viaggio per il deserto e il mare frequentano regolarmente le classi, studiano e vengono valutati. E sono anche una ricchezza enorme, di umanità, di sviluppo del senso civico e democratico e di aiuto agli italiani nello studio delle lingue; in epoca di CLIL in queste classi il parlare in inglese o francese diventa una necessità naturale.
Ora un passo ulteriore: la scuola ha firmato un accordo di partenariato con la Cooperativa Karibu e AID, l'agenzia per i diritti e l'inclusione, e un gruppo di minori stranieri sta seguendo un laboratorio di cucina realizzato nelle strutture della sezione dell'alberghiero. Vogliono diventare cuochi e pizzaioli e ritornare nei loro paesi di origine per aprirvi una piccola bottega e avviare una attività lavorativa.
La straordinaria avventura, in accordo anche con OIM, l'organizzazione internazionale per le migrazioni, è sostenuto dal fondo FAMI e dal Bando Povertà delle Politiche sociali della Regione Lazio.
L'integrazione con gli italiani passa poi attraverso l'arte, il cinema, il viaggio insieme: gli studenti stranieri e italiani fanno parte della giuria del Ventotene Film Festival di Loredana Commonara che col concorso "Open Frontiers" accoglie e valuta film da tutto il mondo e cortometraggi dalle scuole sul tema dell'integrazione, dei diritti umani e dell'Europa. In questi ultimi anni sull'isola pontina a sostenere i giovani studenti una schiera di registi, attori, scrittori e rappresentanti delle istituzioni: da Roberto Zaccaria, presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati all'attrice Anna Ferruzzo, da Monica Guerritore a Sandra Zampa, artefice della legge sui minori, da Rita Visini, Assessore alle politiche sociali della Regione Lazio a Silvia Costa, della commissione istruzione e cultura del Parlamento Europeo.
Nell'istituto di Sezze lo scrittore Luca Attanasio ha presentato con Mohamed Keita, protagonista del libro Il bagaglio, storia di un viaggio della speranza e di integrazione riuscita. Nella nuova edizione in preparazione i minori non accompagnati racconteranno le loro storie di integrazione riuscita grazie alla sinergia creata dal Pacifici e de Magistris di Sezze.
Col Progetto Fuoriclasse della Regione Lazio gli studenti italiani faranno incontri di formazione, uno stage presso le strutture di accoglienza per stranieri e un viaggio conclusivo a Lampedusa.
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