Gli esami di stato sono ormai conclusi in tutta Italia, i maturandi sono ormai, bene o male, ...maturati e magari già sotto l'ombrellone. Archiviata questa forma d'esame, che sarà l'ultima con la terza prova. Finalmente non sentiremo più parlare del tanto deprecato "quizzone" (da deprecare in verità è soprattutto il termine così infelicemente coniato...) dall'anno venturo entreranno in campo le prove INVALSI, non in sede di esame, bensì come propedeutiche a questo, salvo qualche ripensamento del nuovo ministro.
Per la prima volta quest'anno le Scienze Umane sono state scelte come materia della seconda prova anche nel LES:
SISUS vuole esprimere un giudizio molto positivo sulla struttura e i contenuti della seconda prova nel Les e nel Lsu, che risulta centrata sul profilo culturale ed epistemologico dell'indirizzo.
L'andamento degli esami di stato ci sembra indirizzare verso un progressivo investimento sulla formazione degli insegnanti.
In particolare appare indispensabile il rafforzamento di moduli che sappiano integrare le scienze umane e sociali e il diritto e l'economia, anche nell'ottica dell'alternanza di queste discipline nella seconda prova dell'esame di stato.
La metodologia della ricerca richiede poi lo sviluppo di progetti di area che coinvolgano tutte le discipline, ed è opportuno anche continuare ad investire sulla formazione nel CLIL che risulta una metodologia molto utile per innalzare i livelli di conoscenza delle lingue. Auspichiamo di estendere la formazione anche alla lingua francese nell'ottica di un plurilinguismo europeo sempre più forte.
Anche nel settore dell'ASL (Alternanza Scuola Lavoro) è auspicabile una riflessione e sarebbe quanto mai proficuo uno scambio di esperienze tra le scuole sulle buone pratiche che sono state attivate nelle scuole, e sulla base di questi elementi si potrà avviare una analisi collettiva sull'indirizzo.