Il progetto della Media "Verona Trento" di Messina

 

Si è concluso, con la fine del corrente anno scolastico, il progetto della Scuola Media "Verona Trento" di Messina, che ha coinvolto gli alunni di una seconda e una terza classe con le loro insegnanti Cristina Gordone e Mariarosa Castano e il prezioso apporto dell'esperto, architetto Luciano Marabello. 

Ecco una sintesi del percorso.

Una tappa "sul campo"

Gli scambi da what'sApp

I ragazzi della scuola media "Verona Trento" con le loro insegnanti Cristina Gordone e Maria Rosa Castano e l'architetto Luciano Marabello, nello sviluppo del progetto "I Quartieri si incontrano. Città e territorio" hanno dato una bella dimostrazione di come servirsi intelligentemente e utilmente delle nuove tecnologie, scambiandosi via what'sApp foto, disegni, documenti corredati di impressioni e commenti.

Ne pubblichiamo un piccolo estratto

 

 

 

Gli elaborati finali

 

Tutti i lavori svolti dai ragazzi delle due classi (2a e 3a 2C della Secondaria di primo grado “Verona Trento) sono stati raccolti dalle insegnanti Cristina Gordone e Mariarosa Castano in un unico Power Point, e da questo “travasate” in un sito web autocostruito.

Ne è venuto fuori un panorama composito, in cui si mescolano – in un ordine molto ben leggibile - foto del monumento allo stato attuale e foto documentarie dello stato dei luoghi dopo il terremoto del 1908, informazioni di tipo architettonico e storico, sulla via XXIV Maggio e la sua antica denominazione di “Via dei Monasteri”, esiti di ricerche sulla Confraternita degli Azzurri che deteneva l’edificio con il duplice compito di liberare i poveri dalla morsa degli usurai con il banco dei pegni e di accompagnare al patibolo i condannati a morte.

Quest’ultima notazione ha anche stimolato i ragazzi a brevi approfondimenti, oltre che sulle Confraternite e la loro funzione, anche sulla pena di morte.

L’interesse si è aperto, come si vede, in un ventaglio di approcci multidisciplinari, accompagnati da un “Laboratorio” ricco di osservazioni sulla via e i suoi “frequentatori” (tra questi, barboni e extracomunitari dai quali i ragazzi ricavano persino una bella lezione di civiltà!) per finire ad immaginare un quartiere pulito, senza degrado e pieno di verde…