Antropologia per insegnare
Il desiderio di apprendere nasce come risposta ad un bisogno. Per avvertire la necessità delle scienze sociali e rinnovare il nostro impegno nell’unico indirizzo liceale che permette un approccio a queste discipline suggeriamo di preparaci al convegno di Messina scorrendo le pagine di alcuni libri che fanno da sfondo a molte riflessioni comuni. |
Le scienze sociali e i saperi necessari per affrontare il presente
da Antropologia per insegnare di Matilde Callari Galli, Bruno Mondatori, 2000, (cap.1 pag.1-17)
Sino a qualche decennio fa la maggior parte delle scienze umane riservava un sottile disprezzo per lo studio della contemporaneità: abituati dai pensieri dominanti nel XVIII° e XIX° secolo a credere nella “storia come realizzazione della civiltà e del dispiegamento evolutivo della forma dell’uomo moderno”, abituati a sognare “mondi oltre questo mondo”, con fatica ci siamo rivolti nella nostra analisi, al presente, con fatica abbiamo iniziato ad osservarlo, a viverlo per quello che è; e ancora maggiori sono le difficoltà che incontriamo a introdurlo nei nostri modelli di trasmissione culturale, nelle discipline che costituiscono i nuclei del nostro sapere.
L’autrice aiuta a prendere coscienza dell’ineluttabile necessità di occuparsi del presente, ponendo il quotidiano al centro delle nostre analisi e delle nostre riflessioni.
L’urgenza e la necessità dipendono da motivi esistenziali, prima ancora che concettuali.
Necessità di:
Questi pochi cenni mostrano come il testo possa offrire indicazioni utili non solo ai docenti di scienze sociali, ma a tutti gli ambiti disciplinari.
E’ necessario che il pericolo del presente irrompa negli assetti disciplinari, piegandoli a costruire – tutti, sia quelli più direttamente legati all’area umanistica sia quelli connessi con le aree “scientifiche” e/o tecnologiche – modelli di formazione che sia aprano al confronto e al dialogo con le molte diversità che popolano la scena sociale.
Il libro della Callari Galli è inoltre perfettamente in sintonia con l’asse storico-antropologico, su cui deve ruotare l’intera costruzione del curricolo del Liceo si scienze sociali.
Prendere atto della predominanza del presente non è facile né banale: per comprendere ciò che esiste oggi bisogna esplorare il passato, costruire la genealogia degli avvenimenti che ci circondano e ci sovrastano, fermare le informazioni che freneticamente ci assalgono, per analizzarle, sceglierle e collegarle tra loro per costruire il senso e il significato. Come dice OctavioPaz, il presente “è l’oggi e il più antico passato, è il domani e l’inizio del mondo, ha mille anni e sta per nascere”.