Gruppo di lavoro D

 

Integrazione dei saperi. Il testo e la multidisciplinarietà

Ovvero : I TESTI, il metodo.

 

La grande rivoluzione introdotta nella società contemporanea dalla teoria della relatività e della fisica quantistica sta nell’aver messo a fuoco che il mondo si trova sempre in relazione ad un osservatore.
Non c’è un punto di vista assoluto sull’universo: ci sono sempre e soltanto punti di vista di osservatori situati. E’ il dialogo, la contaminazione, lo scontro, il corteggiamento, la rivolta , insomma la relazione tra questi osservatori che ci serve per conoscere e per vivere.

 

Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
"Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?" – chiede Kublai Kan.
"Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra"
– risponde Marco – "ma dalla linea dell'arco che esse formano".
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge:
– "Perchè mi parli delle pietre? E' solo dell'arco che mi importa".
– Polo risponde: – "Senza pietre non c'è arco".

(Italo Calvino, Le città invisibili)

 

Nei punti di vista delle discipline, delle pratiche, delle metodologie, delle relazioni e dei paesaggi costruiti e abitati dalle esperienze del liceo delle scienze sociali, propongo di selezionare alcuni elementi per ragionare insieme e restituirne vincoli e possibilità nelle nostra quotidianità e negoziarli (!) con le nuove proposte .

L’ aspetto di cui ci occupiamo riguarda l’integrazione dei saperi e l’uso del testo , che ho parafrasato con i testi (molteplici, ovviamente) e il metodo, nel senso della riconoscibilità dello sguardo ( dell’originalità dello sguardo ) e delle pratiche delle nostre sperimentazioni. La visione della realtà e la conoscenza sottesa “al metodo” è quella della complessità di E. Morin (che, come è noto, riconosce una rilettura del reale in chiave strutturale e sistemica)

  • Innanzitutto, dichiaro senza mezzi termini che l’interdisciplinarietà , l’integrazione dei saperi e le varie forme (multidisciplinarietà , saperi integrati, saperi trasversali e di collegamento tra le varie aree ) sono cose splendide.

Ma, non esiste una seria interdisciplinarietà che prescinda dall’acquisizione dei fondamenti basilari di ciascuna disciplina , nei limiti e ai livelli che che ciascuna fase della vita e dell’apprendimento scolastico comporta.

  • Il primo passo è dunque trasmettere i fondamenti delle discipline per comprenderne la specificità sul piano tematica, culturale e metodologico.

Questa specificità su cosa si fonda?

  • Innanzitutto sul linguaggio. La centralità del linguaggio e del testo.
  • Dal macrocosmo della totalità dei saperi al microcosmo della nostra prassi didattica: L’ATTIVITÀ TESTUALE. Intendo con testo una variabilità di “mezzi di comunicazione”. In estrema sintesi, l’analisi testuale permette il rispetto di unicità delle singole discipline (senza schiacciarle da enfatiche operazioni) e al contempo fa emergere il grado di abilità operazionale degli studenti e rappresenta un approccio formativo indubbiamente fecondo

(Per esemplificare: introdurre e condividere un’esperienza di compresenza o interdisciplinarietà attuata, portata dai presenti). Luci ed ombre nelle realizzazioni.

 

Traccia per la discussione

Veloce costituzione del gruppo (come prodotto relazionale: conoscersi, capirsi , apprezzarsi , distinguersi e nominare)
Confrontiamoci (direi riposizioniamoci) per

  • rendere visibile e nominabile la ricerca di fonti, l’ analisi e il lavoro sui testi e con i testi ( Attività che non può presumere enciclopedie infinite, ma neppure minimalista , né deve essere usato per incontrollati discorsi pluridisciplinari);
  • evidenziare la carenza di materiali didattici adeguati in circolazione,
  • segnalare, viceversa, i buoni materiali e le fonti adeguate
  • “controllare “ periodicamente ciò che si fa , l’attività di ricerca che produce percorsi di lavoro (sintesi)
  • esportare le buone realizzazioni : antologie, e testi tematici pluridisciplinari provenienti dal campo, dalla nostra pratica.
  • Discussione sul manuale\oltre il manuale ; la lettura diretta di testi e di autori.
  • La pluralità e varietà dei testi e la loro gestione
  • I testi : vincoli e possibilità nelle varie discipline: contaminazioni, transfer di concetti e metodi.

La conoscenza sociale non è forse mai stata così necessaria come nella contemporaneità. La conoscenza sociale sta nel lavoro di conoscenze plurale, rivela i rapporti sociali dentro i fatti, il senso dentro ai comportamenti, il potere e le disuguaglianze dentro le strutture e le tecniche . Ciò si affronta con robusti apporti delle scienze matematiche\economico-giuridiche\ linguistico\letterarie \storico\antropologiche.

Autori (trasversali) di riferimento: E. Morin \ G. Bateson \ J. Bruner

+ Epistemologia \ ricerca \ analisi e TESTI specifici disciplinari

  • Costruzione BiBLIOGRAFICA (anche per settori) di Testi letti, studiati, utilizzati dal gruppo, quindi imperfetta e limitata ma punto di partenza per allungarsi nel tempo e nello spazio.

Testi stimolo per l’incontro

  • E. Morin Insegnare la condizione umana, tratto da “I sette saperi necessari all’educazione del futuro” Raffaello Cortina
  • Wright Mills L’arte intellettuale, tratto da “L’immaginazione sociologica” Il Saggiatore
  • Film di G. Diritti “Il vento fa il suo giro

Scrittura finale di sintesi dell’incontro, sua trasmissibilità evidenziando teoria-prassi.