La riforma degli ordinamenti e il liceo economico-sociale
Il ruolo di PASSAGGI e di SISUS
Roma, 16 Luglio 2009
DOCUMENTO CONCLUSIVO
L’ Associazione di scuole in rete “Passaggi. Le Scienze Sociali in classe” e l’ Associazione culturale e professionale “SISUS- Società Italiana Scienze Umane e Sociali” hanno indetto questa giornata di lavori per i referenti e i dirigenti della rete che rappresenta 40 Licei delle Scienze Sociali di tutta Italia, nonché per i soci di SISUS allo scopo di fare il punto in un momento particolarmente delicato per la scuola secondaria.
In questa fase di transizione le due Associazioni hanno avvertito la necessità di esprimere il proprio punto di vista e la propria posizione nella consapevolezza di aver giocato e di poter ancora giocare un ruolo importante nel fare scuola; le due Associazioni sentono anche la responsabilità di sostenere e accompagnare questo nuovo indirizzo liceale che dovrà rispondere alla domanda di una cultura forte e moderna, in grado di orientare i giovani nella conoscenza della realtà complessa e nella lettura del presente senza al contempo perdere lo spessore della tradizione culturale e della dimensione storica.
Pertanto l’assemblea si ritrova concorde unanimemente nell’ evidenziare i seguenti punti.
- Grande soddisfazione per l’istituzione, all’interno del Liceo delle Scienze Umane, dell’ Opzione Economico-Sociale, nella quale dovranno essere “approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche”. Senza sterili trionfalismi, pensiamo che la Rete e l’ Associazione abbiano dato un notevole impulso ed un grande contributo a questa innovazione :
- con il lungo e fecondo lavoro di ricerca e sperimentazione dei Licei delle Scienze Sociali, che hanno costruito un modello di scuola secondaria di buon livello, maturando esperienze innovative e riscuotendo unanimi consensi presso l’ utenza;
- con la mobilitazione culturale, paziente e costante condotta per anni, in convegni locali e nazionali, attraverso documenti, contatti personali e istituzionali, prese di posizione sul sito web e sui media, ed infine con la raccolta di più di duemila firme che ha visto studenti, docenti di tutti i livelli di scuola ed universitari, genitori, operatori culturali, gente comune, uniti nella rivendicazione della necessità di non far morire questa positiva esperienza.
- Perplessità per la riduzione dei quadri orari a 27 ore nel biennio, proprio la fascia in cui si devono consolidare abilità di base e acquisire le competenze di cittadinanza richieste per l’adempimento dell’ obbligo di istruzione. Tale riduzione, in una fase così delicata per la crescita culturale e umana degli adolescenti, limita fortemente l’azione didattica e ne mortifica possibilità e prospettive.
- Preoccupazione per la realtà che si verrebbe a delineare nella revisione delle classi di concorso, così come definite nelle bozze circolanti, ed alcune in particolare (attuali A050 e A036), per cui docenti che si sono formati ed hanno maturato preziose esperienze nei Licei delle Scienze Sociali si troverebbero ad essere esclusi dal nuovo liceo, o relegati in ambiti molto ristretti. Suggeriamo a tal proposito di mantenere il meccanismo delle “classi di concorso atipiche”, largamente sperimentato dal 1991 in tutto il Progetto “Brocca”, lasciando alle scuole la discrezionalità e, di conseguenza, la possibilità di salvaguardare i docenti titolari e sfruttare al meglio le proprie risorse umane.
- Disponibilità a mettere al servizio delle Istituzioni e della scuola le risorse, umane, materiali ed immateriali, accumulate in questi anni in termini di produzione didattica, creazione di modelli condivisi, esperienze di ricerca, di sperimentazione e di lavoro integrato, interdisciplinarità, e quant’altro, sia per la formazione dei docenti sia per una forma di assistenza alle scuole che potrebbe concretizzarsi, ad esempio, in attività di consulenza per la ridefinizione dei curricoli, o nella conduzione di coordinamenti regionali.
Il ruolo di “Passaggi” e di “SISUS”, inoltre, si esplicherà nel proseguire l’ opera di approfondimento, ricerca e sperimentazione con l’ impegno e la serietà che da sempre le ha contraddistinte. Le scuole e i docenti che fanno parte dell’una e dell’altra si riconoscono nella conferma di alcune linee portanti che dovranno essere i punti di forza anche del nuovo Liceo delle Scienze Umane, specialmente, ma non solo, nell’ Opzione Economico-Sociale:
- il lavoro integrato del Consiglio di Classe per una concreta realizzazione dell’ interdisciplinarità e della didattica modulare;
- la trasversalità dell’ asse socio-economico e storico-antropologico, perseguita
attraverso l’ intero arco delle discipline;
- lo stage formativo come parte integrante del lavoro del triennio, in grado di portare dentro la scuola la ricchezza sociale ed educativa dell’ extrascuola, per favorire lo sviluppo delle competenze sociali e civiche;
- l’ interazione con l’ Università, che si concretizza in una azione collaborativa e integrata di studio, ricerca e approfondimento, nell’ottica di curricoli condivisi per una continuità verticale di metodologie, strumenti e macrotemi portanti.
Approvato all’ unanimità il 16 luglio 2009 nell’ Aula C3 della Facoltà di Sociologia dell’ Università “La Sapienza” di Roma a conclusione dei lavori del seminario.