La nostra Offerta formativa per gli anni scolastici 2021/2023

L'ultimo scorcio dell'anno scolastico 2020-21 è stato caratterizzato per Sisus da una ricca attività di progettazione.

Infatti abbiamo partecipato - da soli o in partenariato - a importanti bandi nazionali e internazionali, dei quali daremo notizia se e quando avremo ottenuto i relativi finanziamenti.

Particolarmente intensa l'attività incentrata sull'Educazione Civica, in particolare in chiave europea, ed ancor più nello specifico intorno alle isole di Ventotene e Santo Stefano, luoghi  dall’alto valore simbolico ed evocativo capaci di immergere i partecipanti in un contesto che permette lo sviluppo dell’ intelligenza emotiva e di una didattica laboratoriale ed esperienziale, in primo piano anche per recenti iniziative che hanno coinvolto il presidente della Repubblica Mattarella e la ministra della giustizia Cartabia.

Appunto da queste isole si apre il lavoro di formazione per l'anno scolastico 2021/22, con un importante seminario realizzato grazie al finanziamento dell'alto Commissario Silvia Costa e alla compartecipazione della direzione per gli Ordinamenti Scolastici del Ministero dell'Istruzione

Scuola di politica per giovani donne

 Dopo Favara, Napoli, Roma, Basilicata - e a breve anche Rieti - Prime Minister arriva anche in Puglia.

Prime Minister è una scuola di politica apartitica, intesa come scuola di cittadinanza consapevole e di attivazione civica, allargata ai temi della comunicazione e del giornalismo, per giovani donne tra i 14 e i 19 anni.

La scuola punta sulla formazione in termini di conoscenze, competenze, empowerment e di networking con professioniste, influencer, studiose, personalità istituzionali. Al termine del percorso formativo sarà rilasciato attestato di partecipazione che potrà essere utilizzato per l’acquisizione del credito scolastico.

La prima edizione pugliese nasce, a Bari, grazie all’impegno del Liceo Bianchi Dottula, in collaborazione con il Centro interdipartimentale di Studi sulle Culture di Genere (CISCuG) e il Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM), nonché con il Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, dell’Università̀ agli Studi di Bari Aldo Moro, della Società̀ Italiana di Scienze Umane e Sociali (SISUS) e della Biblioteca delle Donne di Bari (BI.DO.BA.). Un ringraziamento particolare va alla presidente del Corecom Puglia, Lorena Saracino e all’assessora al Welfare, Francesca Bottalico per la collaborazione. Il primo incontro si terrà sabato 30 gennaio 2021, su piattaforma dedicata, e le lezioni continueranno per tutto l’anno – una volta al mese – con incontri online e – ove possibile – in presenza.

È possibile consultare il calendario degli incontri sul sito del Liceo Bianchi Dottula , sul sito della Società Italiana di Scienze Umane e Sociali (SISUS) e sulla pagina Facebook Festival delle donne e dei saperi di genere 

Il primo incontro, dopo i saluti istituzionali, proseguirà con una riflessione sul tema “POLITICA VERTICALE, POLITICA ORIZZONTALE. Partecipazione o leadership?” con il contributo di Lea Durante, docente di Letteratura Italiana UniBA e Direttrice del Centro Interuniversitario di Ricerca per gli Studi Gramsciani, delle giornaliste e scrittrici Flavia Perina e Paola Natalicchio.

A ciascuna studentessa verranno fornite dispense, materiale multimediale e una breve bibliografia, per approfondire i temi trattati in ciascun incontro.

"Perché il nostro Paese abbia un futuro dobbiamo dare più spazio e potere alle nuove generazioni, e in particolare alle giovani donne" dichiara Denise Di Dio, Presidente di Prime Minister. "È ora di investire sulle ragazze, sulla loro consapevolezza e ambizione, aiutarle a prendere la leadership delle loro comunità. Con questo obiettivo abbiamo fondato Prime Minister e stiamo lavorando per avviare scuole di Politica e attivismo civico in tutta Italia. Siamo felici di offrire questa opportunità anche alle ragazze di Bari e della Puglia, qui troveranno compagne e compagni di viaggio che saranno di ispirazione e sostegno alla loro crescita".

Dal 20 dicembre prossimo fino al 20 gennaio 2021, attraverso il sito www.primeminister.it è possibile inviare la manifestazione di interesse per partecipare alla scuola di Prime Minister Puglia. Il percorso, focalizzato sul tema della comunicazione politica, si articolerà in 10 incontri. Saranno attivati laboratori di empowerment e talk di approfondimento in cui esponenti del mondo culturale e politico porteranno la loro testimonianza di impegno.

L’obiettivo è di rendere le giovani donne pugliesi consapevoli di poter diventare agenti di cambiamento delle comunità in cui vivono.

Per saperne di più clicca qui.

POLITICA ORIZZONTALE, POLITICA VERTICALE

Sabato 30 gennaio sono partite le lezioni online di “Prime Minister Puglia”, la scuola di attivazione civica e di comunicazione politica rivolta a giovani donne di età compresa fra 14 e 18 anni che vogliono intraprendere un percorso di formazione – intesa come capacità di interpretare e guidare la società. Il progetto è promosso dal liceo barese Bianchi Dottula, capofila di una rete che vede in collaborazione, oltre a SISUS, il dipartimento Disum (Dipartimento Studi Umanistici), il Cisgug (Centro interdipartimentale di Studi sulle culture di Genere) e il Festival delle donne e dei saperi di genere di Uniba, il Corecom Puglia (per la parte concernente i temi sulla comunicazione), la Biblioteca delle donne di Bari (Bidoba) l’assessorato alla Solidarietà sociale. Le studentesse della Scuola si sono avviate verso  un’esperienza di empowerment, che passa dal rafforzamento delle loro conoscenze e delle competenze trasversali per creare una comunità pronta a sostenerle.

POLITICA ORIZZONTALE, POLITICA VERTICALE Partecipazione o leadership? Su questo tema è stato sviluppato il previsto programma :

Learning corner (materiali a cura di SISUS e Bianchi Dottula)   -   Lea Durante (docente Uniba e Direttrice del Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani) discute con le studentesse su:

  • Cosa è la politica
  • Reti, modelli partecipativi, partiti, associazioni, movimenti
  • Il partito persona
  • Destra e sinistra secondo Norberto Bobbio
  • Il Movimento 5 Stelle e la disintermediazione dei corpi intermedi
  • Sovranismi e populismi 
  • Corpo elettorale, sistemi elettorali e referendum
  • Forme di governo e di Stato

Mattina:

Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice: Come si fa politica? Da dove cominciare e perchè?

Pomeriggio:

Flavia Perina, giornalista: Perché occuparsi di politica è importante

Centodieci studentesse, attente ed entusiaste, hanno partecipato e interagito con docenti e  testimonial, confrontandosi sulle tematiche trattate. Al termine degli incontri della mattina, le giovani Primer si sono divise in gruppi e, in “stanze online”, attraverso attività laboratoriali e con la supervisione di docenti-tutor, si sono preparate per l’incontro pomeridiano.

Alle studentesse è stato consegnato un “Dizionario di democrazia partecipativa” (delle dispense) sui temi trattati al mattino, che sarà utile a chiarire l’uso di termini più complessi e che sarà implementato nel corso dell’anno di formazione.

Nel corso del mese (il secondo incontro è previsto a fine febbraio), le studentesse riceveranno altro materiale didattico legato ad una bibliografia sul tema trattato, un filmato ed un elenco di titoli di film per approfondire eventualmente il loro interesse sulle materie discusse.

Prime Minister

 

Larga risonanza sta avendo l'iniziativa di cui abbiamo dato notizia, e le cui iscrizioni per Bari sono ancora aperte.

Qui un articolo de la Repubblica del 9 gennaio.

Prime Minister, seconda lezione

Empowerment e leadership femminile  è il titolo della seconda lezione del progetto Prime Minister Puglia in programma Sabato 27 febbraio 2021, con Marida Dentamaro, Magda Terrevoli e Francesca R. Recchia Luciani.

Tutte le notizie sulla pagina Facebook dedicata

Prime Minister: Ripresa delle lezioni a Bari

Venerdì 29 Ottobre 2021 riprendono le lezioni di "Prime Minister", la scuola di Politica per giovani donne, nella sua edizione pugliese.

Ecco il programma della giornata:

LA SCIENZA NON È (ABBASTANZA) DONNA Carriere e pregiudizio

Filmato: Adamo, Eva, la serpenta – Maria Giuseppina Muzzarelli (Lezioni Laterza), storica medievalista

Learning corner (materiali a cura della scuola Bianchi Dottula e SISUS)

Ore 16.00 Loretta del Mercato, ricercatrice CNR di Lecce discute con le studentesse

  • Cosa sono le Stem;
  • Le donne nella scienza;
  • Il Bottleneck e i modelli di riferimento;
  • Il Coding, prototipazione, meccatronica, data science, Arduino
  • La rete Women in Science and Engineering WISE;
  • I dati in Europa;
  • La giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza;
  • Paperina e la scienza.

 

Consulta il programma completo

La Puglia e il Fascismo

 

Sviluppare la consapevolezza della memoria storica nei giovani studenti e coniugare le conoscenze e le competenze nella acquisizione dei principi dell’antifascismo e della educazione alla cittadinanza: questi gli obiettivi e la sfida che Sisus  - in collaborazione con la sezione dell’ANPIdi Molfetta  - ha affrontato nei due primi incontri di un corso di formazione per insegnanti e militanti impegnati nella società civile.

Fascismo e antifascismo in Puglia e Dai campi di concentramento ai campi dell’accoglienza i temi trattati dai formatori SISUS Maria Teresa Santacroce e Aldo Muciaccia.

Nel primo incontro si è fatta una riflessione sulla nascita del fascismo e in particolare l’ utilizzo da parte del regime della propaganda capillare per creare consenso nella opinione pubblica per far passare senza reazione alcuna atrocità come le guerre coloniali, le leggi razziali, la soppressione delle elementari libertà democratiche, ma si è anche preso atto di come le forze di opposizione al fascismo, dalle carceri, dagli esili, dai confini abbiano tentato di contrastare con ogni forma le menzogne della dittatura.

 

Il secondo incontro si è incentrato sulla conoscenza dei campi di concentramento in Puglia che hanno avuto diverse e significative vicende e cambiamenti, diventando dopo la liberazione campi di accoglienza per profughi in fuga dalla guerra e dalla repressione nazifascista.

Successivamente si è svolto un laboratorio per individuare strategie didattiche per far si che gli studenti possano acquisire con sperimentazioni innovative conoscenze e competenze inerenti alla conservazione della memoria storica, utile strumento di identità e crescita democratica

 

INVIOLABILI

A seguito di un accordo-quadro siglato nel Novembre 2021 tra SISUS e le Associazioni PIANOTERRA ONLUS - ANTROPOS COOPERATIVA SOCIALE ONLUS - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI PSICOTERAPIA COGNITIVA SRL - COOPERATIVA SOCIALE CRINALI SRL ONLUS - KAIROS COOPERATIVA SOCIALE - MAMA HAPPY CENTRO SERVIZI FAMIGLIE ACCOGLIENTI sono stati programmati tre percorsi di formazione a distanza gestiti dalle diverse sedi di Bari, Napoli e Roma (II Livello), un progetto nazionale finanziato dall’Impresa sociale Con i bambini

La primissima infanzia è una fase decisiva per lo sviluppo psico-motorio, cognitivo ed emotivo del bambino, è il momento in cui si acquisiscono competenze relazionali e personali che lo accompagneranno per tutta la vita. Eventi traumatici possono compromettere la crescita in modo irreversibile, minando la personalità e lo sviluppo dei bambini proprio in un periodo in cui questi hanno meno strumenti per difendersi ed esprimere il proprio disagio. Intercettare le situazioni di vulnerabilità in modo tempestivo consente di prevenire problematiche fisiche e psicologiche legate all'abuso e di limitarne l'impatto. Affinché ciò accada è necessario pensare ad una prassi operativa e ad una formazione specifica per tutte le persone che si occupano della primissima infanzia, dal personale medico a quello scolastico, passando per le famiglie, che consenta di condividere indicatori e strumenti comuni per la prevenzione, la presa in carico e la cura di minori da 0 a 6 anni vittime di violenza.

I corsi hanno gli obiettivi di

  • Formare e sensibilizzare, anche in un'ottica transculturale, gli operatori dei servizi territoriali per le famiglie con bambini 0-6 anni.
  • Prevenire e intercettare ogni forma di violenza sui bambini durante la prima infanzia rafforzando le competenze genitoriali con piani individualizzati di presa incarico e/o home visiting.
  • Definire procedure congiunte pubblico/privato per la segnalazione e risposta nei casi di violenza su minore, incluso l'inserimento in famiglie affidatarie.

Queste le Attività di progetto :

  1. Formazione e sensibilizzazione. Per gli operatori socio-sanitari, educatori e personale impiegato per il riconoscimento dell'abuso e maltrattamento. Il personale seguirà moduli formativi e il gruppo di lavoro e sarà coadiuvato da un supervisore. Poiché nei territori di intervento la presenza delle famiglie straniere è elevata si prevede l'organizzazione di seminari di formazione per acquisire competenze in un’ottica transculturale. Destinatari dell’attività i professionisti in ambito socio-sanitario ed educativo nelle 4 città di intervento (Bari, Napoli, Roma e Bologna).
  2. Prevenzione. Sviluppo e rafforzamento dei fattori protettivi necessari alla cura e benessere del bambino per prevenire abuso, maltrattamento e violenza. Destinatari dell’attività sono le famiglie afferenti ai servizi dei partner Pianoterra, Mama Happy e Antropos.
  3. Segnalazione e affiancamento. Sviluppo di piani di lavoro e accompagnamento individualizzati per ogni famiglia a elevato rischio; percorsi di sostegno specifici quali visite domiciliari e affido; segnalazione agli organi competenti per mettere in sicurezza il minore.)

Il percorso formativo prevederà il riconoscimento dei crediti formativi tramite piattaforma S.O.F.I.A. del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR) grazie al protocollo di intesa nazionale siglato con l’APS SISUS (Società Italiana di Scienze Umane e Sociali) ente accreditato per il riconoscimento dei crediti formativi.

Calendario dell'edizione di Bari  (ID 99163)

Calendario dell'edizione di Napoli  (ID101739)

Calendario dell'Edizione di Roma  (ID 101740)

Corso di Educazione Civica per i più piccoli

Dopo il corso interamente online tenuto a marzo 2021 per i docenti dell' IC "Leonardo Da Vinci" di Villafrance Tirrena, una nuova iniziativa sul curricolo di Educazione Civica ha coinvolto un Istituto comprensivo.

Si tratta dell' ’ISTITUTO COMPRENSIVO S.G.BOSCO-A.MANZONI  di TORITTO (BARI), con il quale è stata stilata apposita convenzione.

Le lezioni - comprese tra settembre e dicembre 2021 - si tengono in parte in presenza ed in parte online.

A conclusione dei lavori ne pubblicheremo i materiali

Corso di Formazione sui D.S.A

Dal 23 novembre al 5 dicembre 2022 si svolgerà il corso già progettato per lo scorso mese di marzo - a seguito di convenzione con il Liceo "Newton" di Roma, e su iniziativa di Annarita Moretti, socia e formatrice SISUS - e rinviato per sopravvenuti impegni della Scuola.

Il percorso, dal titolo: “Non concentrarti sulle difficoltà, ma scopri ed opera sulle ‘sue’ abilità” è riservato ai docenti e fa seguito ad uno analogo svolto per e con gli studenti DSA della stessa scuola.

Il corso, di 10 ore complessive - su SOFIA con l'ID 104113  - mira ad una formazione tecnico - specialistica in cui la cura dell'aspetto intellettivo-emozionale è insito negli aspetti cognitivi, relazionali e di valutazione: una strategia di didattica innovativa, che possa facilitare l'apprendimento di ogni studente nella sua unicità e declinarsi nelle diverse discipline, attraverso dei piani individualizzati in collaborazione con la famiglia.

Saranno presi in considerazione aspetti: biologici, cognitivi, comportamentali, legali.

Consulta l'articolazione del percorso secondo il programma allegato.

 

Dal 23 novembre la formazione al "Newton"

Avrà inizio mercoledì 23 novembre, il previsto corso sui Disturbi specifici dell'apprendimento curato da Annarita Moretti e programmato per i docenti del Liceo romano "Newton" a seguito di apposita convenzione.

Il percorso si può replicare, a richiesta, ad altri Istituti di ogni ordine e grado.   

Qui si può consultare il programma completo

Il corso, di 10 ore complessive - su SOFIA con l'ID 104113 - mira ad una formazione tecnico - specialistica in cui la cura dell'aspetto intellettivo-emozionale è insito negli aspetti cognitivi, relazionali e di valutazione: una strategia di didattica innovativa, che possa facilitare l'apprendimento di ogni studente nella sua unicità e declinarsi nelle diverse discipline, attraverso dei piani individualizzati in collaborazione con la famiglia

Corso di Formazione D.S.A

A seguito di convenzione con il Liceo "Newton" di Roma, e su iniziativa di Annarita Moretti, socia e formatrice SISUS, dal 23 marzo al 30 aprile prossimi si svolgerà un percorso dal titolo: “Non concentrarti sulle difficoltà, ma scopri ed opera sulle ‘sue’ abilità”, riservato ai docenti, e che fa seguito ad uno analogo svolto per e con gli studenti DSA della stessa scuola.

Il corso, di 10 ore complessive - su SOFIA con l'ID 104113  - mira ad una formazione tecnico - specialistica in cui la cura dell'aspetto intellettivo-emozionale è insito negli aspetti cognitivi, relazionali e di valutazione: una strategia di didattica innovativa, che possa facilitare l'apprendimento di ogni studente nella sua unicità e declinarsi nelle diverse discipline, attraverso dei piani individualizzati in collaborazione con la famiglia.

Saranno presi in considerazione aspetti: biologici, cognitivi, comportamentali, legali.

Articolazione del percorso.

L'attività sarà svolta in 4 incontri, numero minimo di partecipanti 10, massimo 20, con lezioni frontali, laboratoriali ed online per un totale di 10 ore

23 marzo 2022, ore: 15.30-17.30 (incontro in presenza)

Annarita MorettiNon concentrarti sulle difficoltà, ma scopri ed opera sulle ‘sue’ abilità” - Presentazione del percorso - Valutazione della situazione di partenza dei corsisti riguardo le conoscenze e le esperienze con persone che hanno D.S.A. - Gruppi di lavoro interattivi

29 marzo 2022, ore: 15.30-18.30 (incontro online, il link sarà inviato ai corsisti iscritti)

Antonella AttiliaLa via dell’inclusione attraverso la normativa dedicata ai D.S.A.” - Inquadramento giuridico dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Individuazione degli allievi con DSA - Obblighi di legge per le Istituzioni Scolastiche - Procedura per una corretta compilazione dei Piani Didattici Personalizzati dedicati agli allievi (PDP) - Il ruolo dell’Istituzione Scolastica - La comunicazione con i genitori

31 marzo 2022, ore: 15.30-18.30 (incontro in presenza)

Giulia Rossi - Giorgia Gaudenzi – Natalia MigaczRaccontiamo i D.S.A.” - Aspetti scientifici dei DSA e strategie didattiche in relazione alle diverse discipline scolastiche - Conoscere – Accettare – Operare insieme - Apprendimento dei concetti cognitivi - Riduzione dell’impairment - Non adattare lo studente al programma ma il programma allo studente - Attività laboratoriali

6 aprile 2022, ore: 15.30-17.30 (incontro in presenza)

Annarita MorettiEmozione e apprendimento” - Strategie di facilitazione all’apprendimento atte a mettere in relazione l’aspetto emozionale con gli aspetti cognitivi relazionali - Attività laboratoriali

E’ previsto inoltre uno Sportello di Counseling, aperto a studenti, famiglie e docenti, nelle seguenti date:

  • 25 marzo 2022, ore:15.00-17.00
  • 4 aprile 2022, ore:15.00-17.00
  • 20 aprile 2022, ore:15.00-17.00

2022/23 - iniziative anno sociale

Le inizuiative dell'anno scolastico 2022-23, appena iniziato, si pongono senza soluzione di continuità sulla scia di quelle tenutesi nel precedente, le portano a compimento e le arricchiscono di nuove suggestioni e suggerimenti.

Di esse continueremo a dare puntuale riscontro, come sempre, su questo sito.

Dettagli su una prima sommaria programmazione si troveranno nel verbale n. 49, già pubblicato (accessibile ai soci con password)

Cinema a Chilometro Zero

 

Nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIC e MI, SISUS, in collaborazione con ANICA, Italian Film Commissions,(Film Commission di Lazio, Marche, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Campania), promuove questa interessante iniziativa.

Si tratta di corsi di formazione ("A Scuola con le Film Commission. Cinema a km. 0") in presenza, che prenderanno il via a Febbraio e si protrarranno fino a Maggio.

Destinatari i docenti delle scuole secondarie di Primo e Secondo grado.

L'iniziativa, in numerose edizioni (due corsi per ciascuna delle regioni coinvolte) è presente su SOFIA.

I corsi sono a numero chiuso (30 per ciascuna edizione); la partecipazione è gratuita.

In allegato i programmi e tutte le informazioni necessarie: 

Regione Campania (Napoli e Salerno)  - ID 117821 - 117871

Regione Lazio (Roma A e Roma B)  -  ID 117873 - 118285

Regione Marche (Ancona e Fano)  -  ID 117875 - 118284

Regione Friuli Venezia Giulia (Trieste e Udine)  -  ID 117877 - 117878

Proroga Cinema a Km Zero

Sono in corso le iscrizioni per l'iniziativa promossa da SISUS, in collaborazione con ANICA, Italian Film Commissions,(Film Commission di Lazio, Marche, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Campania).

Ricordiamo alcuni dati.

Per iscriversi sulla piattaforma ministeriale SOFIA:

  • Regione Campania : Napoli - ID 117821   - Salerno ID 117871
  • Regione Lazio Roma A  - ID 117873 -   Roma B ID 118285
  • Regione Marche : Ancona  - ID 117875 -   Fano  ID 118284
  • Regione Friuli Venezia Giulia :Trieste  - ID 117877 - 1  Udine  ID 117878

Per confermare l'iscrizione o iscriversi senza passare dalla piattaforma ministeriale, mandare una mail con tutti i  propri dati a : federica.durso@uniroma1.it 

Per il Lazio :  lazio.cinemakmzero@gmail.com 

La scadenza per le iscrizioni è prorogata al 25 febbraio 2023

Ulteriore proroga per il Lazio

I termini per le iscrizioni ai corsi di formazione "A Scuola con le Film Commission. Cinema a km. 0" indetti nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIC e MI, già fissati al 15 febbraio 2023, che peraltro in varie regioni hanno già presoi il via, per i soli corsi di Roma A (ID 117873) e Roma B (ID 118285) SONO PROROGATI AL 28 FEBBRAIO.

L'iscrizione si può effettuare sulla piattaforma ministeriale SOFIA.

 

L’albero di Clotilde

 SISUS desidera rendere omaggio a Clotilde Pontecorvo con un segno di vita e di legame con la terra, un albero, l’albero di Clotilde - che sia un olivo. un pino, una quercia, un agrume o un ficus, non importa -  che possa vivere e crescere in particolare nelle scuole che hanno potuto godere del suo sostegno e realizzato parte del suo pensiero, ma anche in luoghi in cui l’associazione ha avuto un rapporto significativo con lei sui temi della scuola, dell’apprendimento, della centralità dello studente, della relazione educativa, e, perchè no?, anche, al di fuori di tutto questo, dove c'è una comunità educante che voglia ricordare la Sua grande lezione. 

Perché proprio questa scelta?

Per tutto quello che la metafora dell’albero può richiamare, e che ben si addice a tutto quanto Clotilde ha significato per noi.

L’albero, creatura viva che non solo cresce e vegeta rigogliosa, ma crea un ecosistema, produce linfa e vita, si staglia come punto di appoggio e di riferimento...

L’albero, in controluce, può essere la fatica di crescere, l’aiuto dell’educare, la fecondità del pensiero, la generosità dell’ascolto...

Il pensiero di Clotilde ha sostenuto fin dagli Anni 70/80 gli insegnanti che cercavano di mettere in atto le teorie curricolari e in particolare coloro che nella sperimentazione della secondaria introducevano pratiche innovative. Ha così contribuito ad allargare il concetto di “sostegno” estendendolo a tutta la popolazione studentesca in difficoltà, evitando la punizione delle bocciature e l’umiliazione dell’abbandono scolastico. Non solo: il sostegno ha riguardato, metodologicamente gli stessi docenti, alle prese con i decisivi processi di apprendimento degli studenti attraverso la lettura, la scrittura, la discussione, veicoli dello scambio e del radicamento culturale.

Alcuni di noi hanno collaborato con lei fin dagli Anni ’90 nella rivista Sensate esperienze e l’hanno avuta come relatrice in convegni fino all’anno di chiusura della rivista, il 2003. Parallelamente il suo pensiero era tenuto come riferimento fin dal ’77 – anno di pubblicazione del testo uscito da Einaudi, Scienze sociali e riforma della scuola secondaria - per nuovo indirizzo di studi che nasceva all’interno della sperimentazione, il liceo di scienze umane e sociali. Per questo indirizzo Clotilde si è impegnata attivamente sia a livello delle singole scuole, sia nei convegni della Rete Passaggi sia a livello centrale per la definizione di un documento nazionale di riferimento per i licei delle scienze sociali.

Quando la Rete si è trasformata in Associazione SISUS Clotilde ha accettato volentieri di essere la nostra presidente onoraria e ha continuato a stare in ascolto delle nostre idee, a dare loro valore fino alla pubblicazione di testi collettanei.

In tutte queste relazioni Clotilde ha rappresentato la possibilità di confronto autorevole, di legittimazione di un pensare e fare nella scuola, ma anche spinta a crescere. E soprattutto misura e rispetto, amicizia e accoglienza, ingredienti senza i quali è difficile crescere, ma anche fare il mestiere di insegnante.

La multimedialità al servizio della relazione educativa

Il corso di formazione online La multimedialità al servizio della relazione educativa per la cittadinanza attiva si inserisce nel percorso per l’Educazione Civica in chiave europea, iniziato con il Seminario di Ventotene nel settembre 2021 e proseguito con lezioni interattive e laboratori online che abbiamo portato avanti, con un nutrito gruppo di colleghi, da gennaio 2022 fino al seminario di Formia di settembre dello stesso anno.

Destinatari ideali ovviamente sono i docenti che hanno partecipato - in tutto o in parte - alle precedenti edizioni, ma il corso è aperto a tutti i docenti di ogni ordine e grado di scuola, senza limitazioni nè di scelte nè di numeri.

La partecipazione è completamente gratuita.

E' obbligatoria l'iscrizione su Google Form (https://forms.gle/Xv1LwuaX2s7VMvDy6) ;  facoltativa quella sulla piattaforma ministeriale SOFIA (ID 119190).

Riferimento obbligato resta il documento sull’educazione civica che SISUS ha elaborato insieme ai colleghi nel corso delle precedenti attività e presentato alla Conferenza sul futuro dell’Europa.

I formatori sono esperti, universitari e non, che forniranno spunti tematici, suggerimenti metodologici e bibliografici, supporto per la costruzione laboratoriale di strumenti didattici per l’educazione civica da sperimentare in classe.

PROGRAMMA

Da marzo ad aprile, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 per totali 14 ore di webinar e 11 di preparazione dei lavori conclusivi, secondo il seguente calendario.

Lunedì 6 marzo 2023:

  • Roberto Gris, Università di  Bolzano - Costruire strumenti e utilizzare risorse digitali per la cittadinanza attiva 

Martedì 14 marzo 2023:

  •  Loredana Perla, Università di Bari - Relazione educativa e spazi dell'apprendimento tra reale e virtuale

​Venerdì 24 marzo 2023

  •  Laura Passarelli, Univ. Federico II Napoli - Costruire piattaforme e strutturare conoscenze. (Da Federica.eu)

Giovedì 30 marzo 2023

  • Alfonsina Pagano, CNR ITABC – VHLab - Strumenti e metodologie digitali per la didattica 

Venerdì 14 aprile 2023

  •  Matteo Borri - Samuele Calzone, Ricercatori INDIRE - L’educazione civica come risorsa educativa tra piattaforme multimediali e digital design 

Mercoledì 19 aprile 2023

  • Francesca Tracló, Luiss Roma - Learning design e competenze per l'educazione civica e socio-economica.

Venerdì 28 aprile 2023

  • Luigi Mantuano, vicepresidente SISUS - Tra Public History e digitale: per un catalogo delle esperienze didattiche. Presentazione dei lavori realizzati 

Con Roberto Gris l'avvio del corso

Lunedì 6 marzo  è iniziato il nuovo corso di formazione online La multimedialità al servizio della relazione educativa per la cittadinanza attiva inserito nel percorso per l’Educazione Civica in chiave europea, iniziato con il Seminario di Ventotene nel settembre 2021 e proseguito con un primo corso nel 2022, e con il seminario di Formia di settembre dello stesso anno.

I partecipanti troveranno di volta in volta il materiale, a partire dalla registrazione degli incontri, nell'area formazione a cui si accede con password

SISUS alla Fiera Didacta 2023

La scuola per il futuro dell’Europa. Educazione alla cittadinanza europea: interdisciplinarità, metodologie collaborative, digitale e uso del padlet

Questo il tema del  workshop organizzato dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con SISUS ed in programma l'8 marzo prossimo, dalle 11.30 alle 13.00, nella Sala Immersiva 12 del Padiglione Spadolini, al Piano inferiore.

 

 

Relatori :

  • Francesco Tufarelli – Coordinatore Dipartimento delle Politiche dell’Unione Europea
  • Maria Teresa Santacroce – Presidente Società Italiana Scienze Umane e Sociali
  • Luigi Mantuano – Vice Presidente Società Italiana Scienze Umane e Sociali
  • Introduce e coordina Carla Guetti Ministero dell’istruzione e del Merito-DGOSVI Ufficio I

La partecipazione in presenza dà diritto  al rilascio dell' attestato di frequenza di attività formativa. Sono necessarie la prenotazione  e l'iscrizione (per vedere come fare, clicca qui)

 

"Le insidie dei luoghi": seminari a Genova

SISUS collabora,  dal 2019, nell'ambito di convenzione specifica tra l'Associazione e il DIEC Unige, al progetto didattico Le Insidie dei Luoghi. di cui è consulente e docente Claudia Petrucci.

Il progetto (rivolto a studenti universitari e, dal 2023, anche di secondaria superiore) si focalizza sulle trasformazioni positive e negative che le attività umane e lo sfruttamento economico imprimono ai luoghi (le città, le aree interne, le aree costiere) e sulle letture e interpretazioni che ne danno i soggetti coinvolti.

Questo il programma della giornata di inaugurazione di questo anno accademico.

Influenza dei Social media

L'Associazione AMMI, unitamente a SISUS e con il patrocinio del Comune di Arezzo, intende sensibilizzare sul tema dell'uso corretto dei social e dei device.

L'evento, rivolto agli studenti degli istituti superiori alla presenza di alcuni studenti dei licei "Petrarca", classico, musicale, scientifico delle scienze umane, dell'ITIS della città di Arezzo e del quarto anno di eccellenza di Rondine Cittadella della Pace, si terrà in collegamento con la Sala Vasariana sulla piattaforma Zoom al seguente link

Argomento: AMMI sezione di Arezzo "Influenza dei social media sui processi cognitivi e sulle relazioni umane"

 Entra nella riunione in Zoom https://us06web.zoom.us/j/7809908195?pwd=TTdNOXR1SzNpSkFPbDRPSmlxMU1WUT09

ID riunione: 780 990 8195

Passcode: S2023

I materiali dell'evento sui social media

 

E' il loro mondo, è il loro stile di vita, è il loro mezzo di comunicazione distintivo. Ma si fa sempre più necessaria l'educazione al loro uso corretto. Giovani e social è un binomio ormai naturale e per questo è importante imparare a gestire le insidie e i pericoli di uno strumento, se da un lato ha facilitato lo scambio di informazioni dall'altro ha portato con sé i pericoli legati ad un uso fuori controllo. L'iniziativa dell'AMMI intende proprio sensibilizzare sul tema dell'uso corretto di questi strumenti rivolgendosi in particolar modo ai giovani veri protagonisti di questo mondo virtuale”.

E' il commento del vice sindaco Lucia Tanti all'iniziativa “Influenza dei social media sui processi cognitivi e sulle relazioni umane”, svoltasi il 6 maggio alle ore 11:00 presso la Sala Vasariana e organizzata dall'Ammi – associazione Mogli medici Italiani sezione di Arezzo in collaborazione con SISUS.

L'evento, rivolto agli studenti delle scuole medie superiori e dei licei musicale, classico e scientifico e ai loro insegnanti e coordinato dalla professoressa Antonela Fatai, del Direttivo di SISUS, , ha visto come relatori numerosi specialisti tra i quali neurologi, psicologi, psicoterapeuti, impegnati in lezioni frontali.

E' seguito anche il dibattito con gli studenti, che hanno avuto modo di comunicare le loro esperienze personali e confrontarsi con i relatori e con gli insegnanti. 

 

 

 

 

 

LE INSIDIE DEI LUOGHI

LE INSIDIE DEI LUOGHI : laboratori di economia ambientale dall'università alla scuola

Claudia Petrucci

 

Il laboratorio

Il laboratorio didattico Le insidie dei Luoghi è attivo presso l'Università di Genova dal 2019, grazie a una convenzione tra il DIEC e l'Associazione SISUS (Società Italiana Scienze Umane e Sociali). Si tratta di un percorso di riflessione e ricerca sui conflitti di valore identificabili nelle trasformazioni del territorio, inserito all'interno del corso di Economia Ambientale, Ecologica e Circolare, tenuto dalla Prof. Barbara Cavalletti.[1]
Si parte dal fatto che ogni trasformazione antropica dei luoghi ne modifica non solo l'aspetto fisico ma anche il valore economico totale, che non è fatto solo di valore di mercato o di uso immediato, ma di molto altro. Comprende infatti, per esempio, il valore di esistenza delle specie e degli ambienti, e i servizi ecosistemici che questi ci forniscono non solo nell'immediato, ma a lungo e anche lunghissimo termine [2].
Il laboratorio indaga sul rapporto tra le diverse componenti del valore totale, sul modo in cui possono essere identificate , descritte e tendenzialmente pesate, sulla consapevolezza che ne hanno cittadini e abitanti dei territori coinvolti e sui conflitti che ne possono emergere.
 
Gli studenti di Economia e di Scienze Ambientali scelgono e descrivono un caso di trasformazione territoriale, formulano ipotesi sulla percezione dei valori in gioco da parte di diversi soggetti coinvolti (cittadini, imprese, amministratori, scienziati, stakeholders in genere), mettono a punto un questionario di indagine [3] per capire se e quanto queste ipotesi abbiano rispondenza in un campione di interlocutori reali, analizzano i dati e traggono e comunicano le conclusioni. Le conclusioni riguardano l'importanza dei fenomeni, i possibili conflitti tra i valori in gioco e anche la disponibilità a farsene carico, in una pluralità di modi e alternative non sempre scontate.
Si tratta ovviamente di esercitazioni, e il campione di intervistati non è rappresentativo, ma le procedure e le fasi sono quelle di una ricerca autentica, che prova a dare una misura a dimensioni spesso trascurate dalle valutazioni economiche correnti. E ben ancorate alla realtà sono le domande di fondo : In che cosa si traduce concretamente uno sviluppo economico sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale? Quali segnali ci mandano casi e territori specifici? Chi ci guadagna e chi ci perde? Si possono immaginare soluzioni di mutuo vantaggio per il bene comune ? Quali cortocircuiti percettivi e comunicativi possono minare il nostro lavoro? Come facciamo a farne capire a tutti l'importanza?
 
Dal 2019 il nostro percorso ha visitato molti luoghi e situazioni diverse: l'impatto ambientale delle piattaforme logistiche in Adriatico previste dal possibile coinvolgimento dell'Italia nella Via della Seta; il Parco ligure del monte Beigua minacciato da devastanti progetti minerari; i territori montani schiacciati dal sovrasviluppo, e poi dalla crisi, dell'industria dello sci da discesa; i percorsi e i problemi delle migrazioni climatiche, il ruolo del land grabbing nelle migrazioni; le conseguenze ambientali e sociali della Fast Fashion, e molti altri. In tutte queste situazioni ci siamo trovati all'incrocio tra le tematiche universali del nostro tempo e la loro traduzione in un'esperienza territoriale concreta, da cui si potrebbe ripartire per trovare soluzioni nuove e mettere in moto circoli di effetti virtuosi.
 
Il progetto Laura e l'estensione ai Licei
 
In questo anno scolastico 2023-24 abbiamo adattato il nostro laboratorio nel contenitore, in verità un po' stretto, del PCTO delle quarte classi di due Licei Classici. Il progetto per le scuole, che si ripeterà nel prossimo anno coinvolgendo altri istituti, è nato all'interno della Jean Monnet Chair LAURAValuation of natural assets and services and the European Green Deal”.
La missione di LAURA, convalidata da una vasta gamma di esperti in diversi settori (di questo gruppo fa parte anche SISUS ) [4] è inserire la valutazione dei servizi ecosistemici tra gli strumenti concettuali per comprendere, e poter insegnare, le strategie ambientali dell' Unione Europea, e in primo luogo il Green Deal.
Soprattutto in questa fase in cui il Green Deal è attaccato anche strumentalmente da molti lati, capirne le coerenze e le necessità ci sembra fondamentale e ci riguarda tutti.
Due aspetti importanti di LAURA ci coinvolgono in modo diretto come insegnanti e come studiosi dei sistemi formativi. Il primo è la dichiarata impostazione integrata e multidisciplinare, che mira a sostituire i punti di vista frammentati delle discipline in materia di valutazione economica e ambientale. Il secondo è la volontà di spingere la divulgazione e il lavoro educativo al di là del mondo accademico. Ci si rivolge quindi alla scuola secondaria, agli insegnanti, agli studenti e al pubblico in generale (responsabili politici, parti interessate, cittadini), cercando di aumentare la conoscenza delle politiche ambientali dell'Unione Europea e del loro intreccio necessario con le scelte sociali e produttive adeguate ai nostri tempi.
Inserire il laboratorio Le insidie dei Luoghi nella cornice di LAURA, e proporlo a studenti molto giovani, fa parte di questa strategia : permette di collegare tra loro, e di presentare in modo operativo, alcuni temi cruciali della transizione ecologica, in una fascia di età in cui si vanno delineando gli interessi culturali, le prime scelte di vita, e forse anche le prime visioni di un proprio futuro professionale.
 
Nell'era della complessità solo l'interazione tra le prospettive delle scienze ambientali e della ricerca economica e sociale può aiutarci a evitare scelte disastrose. Ora sappiamo che la ricerca di una efficace sostenibilità è anche economicamente conveniente, ma ha bisogno di conoscenze, competenze e riformulazioni in tutti i campi delle scelte di lavoro e di vita. La transizione ecologica ha infatti tra i suoi problemi (in particolare, ci sembra, nel nostro Paese) anche la scarsità delle competenze che servono per immaginare modi concreti di produrre e di consumare più rispettosi degli equilibri vitali, per ridisegnare le professioni e le produzioni tradizionali e per inventarne di nuove. Di qui l'importanza dei materiali e dei seminari offerti agli studenti, che propongono esempi alti di interazione tra prospettive teoriche e di collaborazione pratica scientifica e professionale.
Sono temi importanti anche perché le strutture e i dispositivi del nostro sistema scolastico sembrano andare invece da tutt'altra parte. Da un lato accentuano la separatezza o addirittura la contrapposizione tra aree disciplinari, e riducono gli spazi di effettiva collaborazione tra le diverse materie e tra gli insegnanti. Dall'altro tendono a rispondere alle domande del mondo complesso aggiungendo e sovrapponendo temi di carattere trasversale all'impianto rigido per materie. Spesso senza alcuna mediazione, col risultato che anche le migliori iniziative di “educazione” (civica, ambientale, ecc.) vengono percepite un po' da tutti come un corpo estraneo o addirittura come una fastidiosa corvée da assolvere.
 
Proprio per questo abbiamo voluto mostrare in concreto, anche nella composizione del nostro gruppo, come diverse provenienze disciplinari e storie personali possano invece concorrere a uno scopo comune.
Hanno lavorato insieme nelle classi la prof. Barbara Cavalletti, Economia DIEC Unige, responsabile del Progetto; il prof Corrado Lagazio, Statistica DIEC Unige; la prof. Claudia Petrucci , SISUS; la dott. Chiara Baggetta, Assegnista di Ricerca Unige; il dott. Pietro Vago, scienze politiche, esperto di comunicazioni audiovisive; la dott. Valentina Frongia, biologa, Scienze naturali e ambientali; gli studenti del corso di Economia Ambientale Cecilia Chiappari e Mattia Villi, di appartenenza una Diec e l'altro Distav.
 
Il progetto con le scuole ha preso avvio il 9 novembre 2023 con un seminario pubblico di riflessione sul rapporto tra sviluppo sostenibile, nuove competenze scientifiche e professionali e opportunità per i territori.
Il laboratorio nelle classi è cominciato nel gennaio 2024. Ha coinvolto 120 studenti delle classi quarte di due Licei Classici genovesi (Colombo e D'Oria), divisi in 20 gruppi di lavoro, e si è concluso il 12 aprile con un convegno nell ' Aula Magna di via Balbi a Genova.
Il seminario iniziale e i laboratori di questi mesi hanno inserito gli studenti all'interno del dibattito sulle competenze e le strategie richieste da un mondo in transizione. e il convegno conclusivo ha dato loro una panoramica sullo stato dell'arte [5].
Vale la pena di ribadirlo: anche se il termine è molto logorato da usi impropri, la possibilità di uno sviluppo sostenibile non è, come sostiene qualcuno, un ossimoro o una ideologia, ma una direzione che ha anche convenienze economiche, e che va perseguita e costruita senza stancarsi e a tutti livelli, pena la rottura degli equilibri che sostengono la vita delle società umane.Tradurne in pratica i principi ci riguarda tutti, e non in modo generico o retorico: ci sono decisioni politiche migliori di altre, pratiche economiche e produttive migliori di altre, reti di coinvolgimento sociale migliori di altre, e perfino percorsi personali di formazione scientifica e professionale più utili e efficaci di altri [6].
 
Punti forti e condizioni di successo
 
Il lavoro con gli studenti ha messo in luce molti punti forti e alcune condizioni critiche di successo che non vanno sottovalutate.
 
A) I contenuti
Punti forti sono senz'altro i contenuti: il nucleo di conoscenza intorno a cui si sviluppa il nostro laboratorio riguarda il concetto di valore economico. Connesso a questo abbiamo il tema dell'importanza delle collocazione geografica e territoriale delle attività umane. Sono temi fondamentali nella riflessione sullo sviluppo, che però hanno in genere poco o nessuno spazio nel curricolo liceale e nella maggioranza degli indirizzi [7].
 
Il valore che si genera nella produzione di beni o di servizi viene di solito reso evidente attraverso il prezzo. Ma l'orizzonte della sostenibilità, che significa trovare il modo di produrre e di consumare senza generare esternalità negative, implica creazione di un valore che non sempre è associabile a un prezzo. Bisogna quindi trovare il modo di riconoscerlo e renderlo evidente. Non è solo una questione di etichette: tutto quello che non viene riconosciuto corre il rischio di perdersi.
Il concetto di valore è un concetto complesso che implica anche un'etica condivisa. Può darsi addirittura che la stessa realtà sia vista come disvalore in un contesto e come valore in un altro. Limitarsi a contrapporre i bisogni e i sistemi di significato dell'ecologia a quelli del profitto economico, come tendiamo a fare spesso, può rivelarsi uno scontro impari (“Dal punto di vista ambientale... “, “ Sì, ma dal punto di vista economico....” ). Conviene piuttosto chiederci : E' possibile trovare un'interazione equilibrata? E su quale terreno?
 
Il primo strumento didattico del nostro laboratorio è una rassegna di casi e situazioni, immagini di luoghi e paesaggi modellati in varie forme dall'attività antropica. I conflitti di valore e le possibili strategie di equilibrio lasciano tracce profonde e anche le ricette per la sostenibilità si radicano nelle caratteristiche concrete di un territorio. Non si può fare tutto da per tutto. La geografia esiste e pesa, e perfino le utopie (e distopie) della terraformazione hanno un limite [8].
Attraverso la lettura dei luoghi, tutto questo si presenta in una forma concreta e visibile. Va detto che le immagini vanno scelte con cura: non bastano i dettagli clamorosi, ci vogliono anche le prospettive a vasto raggio e dall'alto, che facciano vedere il contesto, le distanze e gli ambienti intorno, e permettano di immaginare le interazioni tra gli spazi e le funzioni naturali e le attività e le scelte umane. Intorno ai casi di studio, proposti da noi come esempi o scelti in autonomia dai gruppi, bisogna costruire un piccolo dossier: descrizioni, punti di vista, questioni cruciali e pareri anche diversi e discordi. Le fonti vanno sempre indicate, e così manterremo il controllo ed eviteremo il rischio di fake e bufale.
 
Questa fase del lavoro, la scelta dei casi e la costruzione dei dossier, va in genere benissimo: tocca temi di attualità, a volte situazioni note per esperienza diretta, suscita discussioni e anima i gruppi.
Le condizioni di successo del laboratorio sono però piuttosto rigorose. A differenza dei loro compagni più grandi e già culturalmente indirizzati, i ragazzi del liceo si trovano di fronte a contenuti e approfondimenti non previsti dal loro curricolo, e possono affrontarli solo se non li percepiscono come un indebito appesantimento o una sottrazione di spazi alle attività scolastiche “normali”. La storia delle educazioni “trasversali” a scuola è spesso una storia di virtuosi fallimenti.
Qui gli insegnanti del consiglio di classe hanno una responsabilità decisiva. Si tratta di scegliere a quali tematiche già almeno in parte familiari si può agganciare il laboratorio. Come accade per la maggior parte degli ambiti di riflessione sociale e antropologica, non ci sono abbinamenti fissi e nemmeno materie scolastiche privilegiate. La strada verso la scoperta dei diversi significati del valore e del rapporto tra scelte economiche e ambiente può passare attraverso la filosofia o la storia o la letteratura, attraverso le discipline scientifiche o l'esperienza artistica. Ogni classe fa storia a sé nelle inclinazioni dei ragazzi e nelle disponibilità dei docenti.
La gestione degli agganci, tuttavia, non può essere generica o estemporanea. Bisogna che tutti gli adulti coinvolti ne condividano in modo sostanziale intenzioni e tappe, altrimenti non funziona. E se tutto è abbastanza condiviso e chiaro, si potrà anche proiettarlo nel futuro suggerendo, insieme agli esperti esterni, scelte ulteriori di studio o specializzazione o addirittura possibili sviluppi professionali.
 
I gruppi di lavoro non possono superare le quattro persone e non vengono scelti da noi. Formare in modo funzionale i gruppi tocca agli insegnanti di classe che conoscono i loro studenti , e la costituzione dei gruppi è infatti il primo “compito a casa” assegnato all'inizio del lavoro.
Condividere la responsabilità nel consiglio di classe non significa solo organizzarsi tra colleghi per ripartire il carico e “non perdere troppe ore” della propria materia. Si tratta anche di tenere conto delle curiosità, delle esigenze e delle disponibilità più o meno pronunciate dei colleghi. Queste possono anche tradursi in una geometria variabile di impegno. L'importante è in ogni caso mandare un messaggio di progetto comune che l'istituzione nel suo complesso deve garantire. Anche curando, per esempio, orari e calendario, in modo che l'attività non si disperda troppo nel tempo.
Se la responsabilità è condivisa e l'istituzione scuola se ne fa garante ci possiamo permettere perfino di ritagliare piccole spinte pratiche di incoraggiamento per gli studenti (che non sono solo i concorsi e le premiazioni, pure ovviamente utili). A scuola tendiamo a sottovalutare l'importanza delle piccole convenienze, ma è uno sbaglio. Un lavoro fatto seriamente e con impegno può legittimamente tradursi in una buona valutazione scolastica, magari anche al posto di una verifica tradizionale in una o più tra le discipline di aggancio. Non ci si perde niente, e c'è tutto da guadagnare in motivazione e apertura culturale.
 
B) Le competenze
 
Altro punto forte è quello delle competenze specifiche di indagine sociale che in questo laboratorio vengono sviluppate e esercitate. In senso molto generale, qui lavoriamo sulle strategie che ci servono per valutare le consonanze o le dissonanze tra le nostre convinzioni e quelle dei nostri interlocutori. Non tutte le idee che diamo per scontate lo sono sempre, e comprenderlo è una tappa fondamentale in ogni percorso di crescita personale, tanto più quando abbiamo a che fare con questioni importanti, come il rapporto tra benessere umano e ambiente.
Come facciamo a capire le ragioni degli altri? Cominciando col chiederlo, ovviamente. Ma come?
Tra le molte competenze specifiche, che ci aiutano a rendere un valore evidente, percepito, e quindi anche in qualche modo comunicabile e trasferibile ad altri, ne abbiamo scelto tre, che gli studenti hanno potuto acquisire in passi successivi man mano che procedevano nel lavoro.
 
La prima è saper realizzare un'inchiesta tramite questionario, che permetta di far emergere il valore che si può associare a un contesto o a una situazione , anche indagando sulla disponibilità a fare qualcosa, a sostenere un qualche onere (non sempre e necessariamente finanziario) affinchè questo valore venga preservato.
Questa competenza si esplicita individuando una serie di affermazioni [9] che comporranno il questionario, sulle quali chiedere giudizi articolati di accordo o disaccordo,.
Prima ancora di servire a rilevare le convinzioni degli altri, il questionario serve a mettere in chiaro le nostre.
Se chiediamo genericamente se vogliamo un mare pulito, avremo certo molti consensi, ma non ci servirà a molto. Diverso è chiedere accordo o disaccordo su una affermazione del genere:
Preservare i fondali marini è una priorità, anche se questo può comportare limiti all'attività turistica
In questo caso l'accordo sull'affermazione implica un coinvolgimento, e forse la disponibilità a modificare un comportamento. Funziona anche per noi? E' proprio questo che intendiamo testare?
Il lavoro di formulare le affermazioni (tra dieci e venti di numero) che compongono il questionario ha occupato la maggioranza delle ore previste dal PCTO per l'intervento in classe, con differenze notevoli rispetto all'esperienza analoga condotta con gli studenti universitari, e non solo per la minore autonomia data dall'età più giovane.
I ragazzi sono abituati ai sondaggi, e fin troppo. In molti casi è l'unica forma di espressione di opinione che conoscono. Domande generiche e risposte sbrigative, sì o no, per decisioni altrettanto sbrigative e spesso senza appello. Per costruire un questionario sensato bisogna invece in qualche modo disintossicarsi da quelle pratiche, entrare nel campo delle argomentazioni ragionate. Per arrivare a questo risultato c'è stato bisogno di molta assistenza e sostegno, in classe, in presenza e a distanza, nel sito ufficiale del progetto Laura e nel sito instagram pensato per gli studenti, anche attraverso le “pillole” riassuntive dei concetti più importanti, gli esempi e i video tutorial.
 
La seconda competenza ha a che fare con la comprensione e la lettura dei risultati.
In che misura gli intervistati hanno le stesse nostre priorità, condividono le nostre valutazioni? Dall'esame delle risposte bisogna imparare a tirar fuori le informazioni pertinenti, la cui validità superi le impressioni immediate o la lettura soggettiva di una situazione.
Si tratta di avvicinarsi alla statistica descrittiva. Si può andare oltre gli strumenti elementari offerti da Google Moduli e familiarizzarsi con un foglio Excel. Se per esempio stiamo indagando sulla percezione dei vantaggi e degli svantaggi connessi alla costruzione del Ponte sullo Stretto sarà interessante controllare che cosa ne pensa la parte siciliana o calabrese del gruppo, e così impareremo che cos'è una analisi a due variabili. Quando poi si tratterà di tradurre i dati in grafici non saremo vincolati alle torte rudimentali fornite in automatico da Google ma avremo a disposizione diversi tipi di resa grafica tra cui scegliere quella più adatta ai nostri scopi. Potremo anche scegliere i colori, assegnando a essi, e alle loro sfumature, un significato comunicativo. Per esempio, le sfumature del verde ci renderanno subito esplicite le diverse categorie di consenso, e quelle del rosso i diversi gradi di dissenso, o come vogliamo noi.
Qui, le condizioni di successo dipendono molto dalle indicazioni che la scuola è in grado di fornire sulle competenze effettive, e non solo formalmente registrate, già in possesso degli studenti. Ad alcuni può essere già noto l'uso di un foglio di calcolo, ad altri no. Elementi di statistica possono essere presenti o meno nei piani di studio. Magari alcuni contenuti teorici sono stati affrontati mesi prima ma se ne è persa ormai la traccia (a questa età anche un trimestre può valere ere geologiche!).
Per quanto abbiamo visto noi, i livelli erano molto diseguali anche tra studenti che in teoria provenivano dallo stesso percorso, e soprattutto si è rivelato molto impegnativo il passaggio dalla conoscenza astratta di alcune logiche e procedure al loro uso.
Di fatto, sviluppare una competenza significa proprio attraversare questo passaggio, magari cominciando o ricominciando proprio da capo e cambiando la prospettiva in cui si lavora.
 
La terza competenza consiste nel comunicare ad altri soggetti in modo efficace i risultati dell'indagine.
L'indagine può rivelare una distanza anche notevole tra la nostra prospettiva e il punto di vista degli intervistati, portatori di interessi diversi, e a volte conflittuali.
Una volta che siamo coscienti di questa distanza come facciamo a trovare un punto di contatto? Su quali elementi si può fare leva? Una comunicazione adeguata può servire a rafforzare le nostre ipotesi o a mettere in luce aspetti imprevisti, e può segnare l'inizio di una ricerca ulteriore.
L'utilità sociale di questa competenza è sotto gli occhi di tutti. Per esempio, se ci mettiamo nella prospettiva di un soggetto pubblico che vuole proporre una modifica degli assetti di un territorio, sarà fondamentale capire che cosa ne pensano i cittadini.
La comunicazione sociale di un progetto non serve a vendere un prodotto, ma a capire le convenienze reciproche. Altrimenti si butterà via tempo e denaro, si prenderanno decisioni sbagliate e forse si manderà in malora un intero territorio.
In altri Paesi europei esistono procedure forti di comunicazione sociale. Da noi ahimè mancano [10].
Naturalmente, a scuola, la riflessione su questi temi è appena all'inizio. Useremo quindi strategie alla nostra portata. Per trasferire e comunicare i risultati si possono usare diverse vie.
Nel laboratorio universitario ogni gruppo espone ai compagni e agli insegnanti valutatori una relazione di 10/15 minuti accompagnata da una presentazione ppt. Si espongono le questioni e le ipotesi, si indicano le fonti usate nella costruzione del dossier, anche fornendo immagini dei territori e delle situazioni, si analizzano i grafici con i dati delle risposte più importanti, si discutono le concordanze e le discordanze con le ipotesi iniziali, e le loro possibili interpretazioni, e si arriva a conclusioni con l'eventuale apertura verso percorsi ulteriori di ricerca.
Se, come è stato nel progetto dei Licei, non è possibile una relazione conclusiva in presenza dei compagni e dei valutatori, ad esempio perché i gruppi sono troppi e i valutatori sono esterni, possiamo produrre un video. Questo evita le incertezze della comunicazione diretta e permette la riproduzione e la visione in differita. E' stato infatti uno strumento che ci ha risolto molti problemi all'epoca della pandemia.
Se nemmeno la strada del video è praticabile, basta comunque anche solo trasformare la presentazione in un documento Pdf, con un testo che colleghi tra loro le diverse immagini e diapositive. In questo caso l'argomentazione è importante e non bastano le slide della presentazione: ci vuole un discorso che le colleghi (un altro esercizio di competenza collaterale fondamentale).
Agli studenti del Liceo è stato fornito, come supporto ulteriore, un modello di struttura della presentazione articolato in sei punti:
  1. il tema generale, il caso specifico scelto per illustrarlo e le ragioni della scelta;
  2. le ipotesi di valore da sottoporre al test;
  3. una descrizione anagrafica essenziale del campione di intervistati;
  4. l'analisi di alcune tra le affermazioni più importanti con le relative percentuali di risposte;
  5. un commento ai dati che facesse riferimento alle ipotesi iniziali e tentasse una spiegazione degli esiti;
  6. le principali fonti usate per documentarsi.
Dato che lo scopo è comunicare i risultati di una ricerca, basta che il lavoro sia comprensibile e pulito, qualsiasi forma si scelga, e non c'è bisogno di particolari espedienti tecnici. Anche se alcuni interlocutori scolastici suggerivano che la produzione di un video sarebbe stata molto più facile e attraente per gli studenti, la maggior parte dei lavori è arrivata in PDF. Può darsi che la comunicazione video, naturale quando si tratta di contenuti personali o ludici, sia meno familiare quando si tratta di dare forma a argomenti più complessi e strutturati [11].
In questa edizione, i valutatori esterni ( Prof.Gabriele Cardullo UniGenova; Prof. Elena Maestri, UniParma; Dott. Daniela Minetti, Regione Liguria) hanno indicato due video come primi due migliori classificati (Il Ponte sullo Stretto-Liceo Colombo e i Porti in città- Liceo Colombo), mentre il terzo classificato (Il Ponte sullo Stretto – Liceo D'Oria) , era in formato PDF.
La scala di valutazione non teneva conto del formato scelto e attribuiva un massimo di dieci punti di cui tre per la coerenza della struttura, cinque per la pertinenza dei contenuti e due per l'efficacia della comunicazione.
 
Riflessioni, oltre la scuola (dalle relazioni degli studenti)
Siamo cresciuti, al contrario dei nostri genitori, nell'epoca delle conseguenze. Conseguenze del consumismo, di politiche ambientali assenti e di scellerato sovra-sfruttamento
 
Un cittadino dovrebbe, anche se in maniera sommaria, conoscere la pianificazione urbana del suo comune. La maggior parte di coloro che hanno risposto crede che ci sia uno stretto legame tra la riparazione del territorio e un miglioramento a livello sociale
 
Abbiamo avuto risposte contraddittorie : consapevolezza del problema ma poca disponibilità a cambiare qualche comportamento o a pretendere misure preventive e correttive
 
Ammettere il problema è il primo passo per risolverlo
 
 
Note:
[1] Il corso è comune ai percorsi di laurea triennali di Scienze Ambientali e Naturali, Relazioni Internazionali, Economia e Commercio e Scienze Geologiche
[2] Oltre al valore di mercato di una risorsa, è possibile identificare il valore di Uso/non mercato, il valore di Opzione, cioè la possibilità che quella risorsa resti disponibile nel futuro , e il valore di Non Uso, che riconosce l'esistenza e le funzioni delle risorse naturali in quanto tali.  
[3] L'orizzonte di riferimento è quello della Q -Methodology. La struttura del questionario è una scala Likert a sette punti, dal massimo di accordo al massimo di disaccordo con un punteggio centrale di neutralità, applicata a una serie di affermazioni connesse a valori. Per la somministrazione del questionario e l'analisi dei dati abbiamo usato Google Moduli, integrato con Excel per l'elaborazione, l'incrocio di due variabili e la realizzazione di grafici. 
[5] la registrazione integrale del convegno si trova qui : https://www.youtube.com/watch?v=hUDGoizpDXI&list=PLFuwoLeo0C23QPr_dvQEp4...
Per chi volesse ritrovare i contenuti che ci sembrano più rilevanti in una prospettiva didattica: la fondamentale relazione dell'Ambasciatore Grammenos Mastrojeni, vicesegretario dell'Unione per il Mediterraneo, va dal min. 16,50 a 1h,01. L'intervento sulla scelta agroecologica di Dario Fornara con l'esempio aziendale di Davines Parma da 1h, 54 a 2h,09. I due interventi di Daniela Minetti, funzionaria di Regione Liguria del settore attività agricole e territorio da 3h,00 a 3h,10 e da 3h,41 a 3h, 53. La presentazione e valutazione dei progetti degli studenti è da 4h,06 . Presentazione seminario "Le insidie dei luoghi" a.a. 2023/24 - LAURA cattedra Jean Monnet (youtube.com).
Il link al lavoro di gruppo scelto come migliore dai valutatori esperti e che aveva come oggetto il Ponte sullo Stretto di Messina è  https://youtube.com/watch?v=417ySVfPHII&feature=shared.
[6] E' questo anche il filo conduttore reso esplicito dalla relazione introduttiva di Grammenos Mastrojeni.
[7] Eccezione benemerita è quella dei Licei delle Scienze Sociali (LES), che con 419 scuole statali e 116 prioritarie rappresentavano nel 2023 circa il 4% dell'offerta scolastica superiore. Oggi però questi Licei sono minacciati da progetti improvvidi di snaturamento.
[8] Il termine è mutuato dalla fantascienza . E' un ipotetico processo artificiale atto a rendere un pianeta abitabile per gli umani (o, ahinoi, per altre creature ! ) modificandone l'atmosfera in modo da renderla in grado di sostenere un ecosistema particolare. O, come nel caso di alcune ipotesi di oggi, per ripristinare equilibri planetari sconvolti. Una revisione critica di questo concetto è in Amitav Gosh, La maledizione della noce moscata,  Neri Pozza  2023.
[9] Vedi nota 3.
[10] In Francia per esempio la procedura di Débat public è un dispositivo di democrazia partecipativa e deliberativa che permette ai soggetti interessati di discutere non solo le caratteristiche e gli impatti di un progetto pubblico, ma anche la sua opportunità generale e a quali condizioni. 
[11] Un ringraziamento particolare va alla Prof. Mariangela Marrone del Liceo Classico Colombo per il supporto sempre puntuale e attivo che ha dato al laboratorio e agli studenti, anche nella fase della preparazione dei video. 
 

SISUS al Liceo Petrarca di Arezzo

A seguito della firma di apposita convenzione, SISUS è stata invitata a tenere un corso di aggiornamento per gli insegnanti presso il Liceo Classico F.Petrarca di Arezzo, sul tema : Orientamento Scolastico: come renderlo un’opportunità. 

Oltre alla presentazione della Dirigente, prof.ssa Mariella Ristori, interverranno il prof. D'Itollo e la prof.ssa Santacroce.

Il corso impegnarà i docenti con incontri ricorrenti fino al marzo 2024.

Ai partecipanti verrà rilasciato regolare attestato di frequenza.