L'associazione SISUS, Società Italiana di Scienze Umane e Sociali, si unisce al coro di solidarietà verso la docente di Palermo sospesa per reato "di omessa vigilanza" a seguito dell'ormai ben noto video dei suoi studenti.
Ci stupisce sinceramente la formulazione dell'accusa, anche perché la "vigilanza" a cui si riferisce la norma riguarda esplicitamente la responsabilità civile in caso di lesioni o incidenti.
Ma è la sostanza delle contestazioni sollevate alla docente e la distorsione ideologica che ne è alla base che incutono timore e sconcerto e fanno intravvedere atmosfere illiberali di censure che consideravamo retaggio di epoche fortunatamente tramontate.
Siamo molto preoccupati per il clima di tensione e contrapposizione che si è creato nel Paese a seguito della vicenda.
Siamo molto preoccupati perché impedire la critica significa imbavagliare la democrazia.
Siamo molto preoccupati perché la libertà dell'insegnamento va tutelata proprio nell'interesse dei nostri studenti, i quali soprattutto - e forse ormai soltanto - nella scuola possono essere educati al pensiero critico, che solo dà senso all'essere cittadini.
Ribadiamo la nostra solidarietà alla collega e a tutti gli insegnanti democratici che ogni giorno svolgono 'in trincea' il loro lavoro tanto misconosciuto quanto prezioso.
Il Comitato Tecnico Scientifico di SISUS
E' quanto mai necessario oggi vigilare sulla libertà di insegnamento e di apprendimento;
è quanto mai essenziale che sia offerta qualsiasi occasione educativa agli studenti affinché possano elaborare ed esprimere il loro libero pensiero in tutte le forme possibili di espressione dello spirito critico.
Approvo pienamente la presa di posizione degli studenti perchè il rischio di perdita dei valori democratici è presente nel nostro paese.
Clotilde Pontecorvo